Porta d'Oriente e Finibus terrae.
Il Salento, terra mascia, cioè grande, per varie ragioni. In esso trovano conciliazione le due opposte immagini di Otranto "Porta d'Oriente", da secoli approdo di popoli culture da tutto il Mediterraneo; e di Leuca, "de finibus terrae", ossia "della fine del mondo", luogo in cui, per il poeta Bodini .
Approdo di mercanti il Salento, ma anche approdo di guerrieri e pirati saraceni, terrore delle genti salentine che ancora oggi richiamano alla memoria il trauma delle razzie attraverso l'espressione .
Micenei, illiri, albanesi, arabi, ebrei, normanni, bizantini, francesi, spagnoli. Popoli e culture hanno lasciato un segno indelebile a livello paesaggistico e a livello identitario in questi territori, introducendo nuove piantagioni, nuove tecniche agricole e costruttive, ma anche nuovi modi di pensare la vita e la morte.
Gestualità arabe, termini spagnoleggianti e cuore greco, insieme a tanti altri elementi fanno del Salento e dei suoi abitanti un luogo fascinoso, assieme facile e complesso da decifrare.
Terra di grandi gioie e grandi dolori, di contraddizioni. Nel nostro caso ad esempio, la gioia data dalla figura femminile in Beddha ci stai luntanu, Pizzicarella, ma soprattutto, Sia benedettu: una canzone di lode all'amata e ringraziamento a Dio che
Terra Mascia
Ionica Aranea
Descrizione
Credits
Claudia Giannotta : Voce, cori
Anna Lucia Rosafio : Voce , cori
Marcello de Carli: Voce, Percussioni
Rocco Gennaro: Chitarre, Bouzouki, Armonica a Bocca
Luca Pio : Organetti diatonici
Adriano Piscopello: Violino
Stefano Cantoro : Tamburelli
Stefano Torsello : Tamburelli
nel Cd è presente la collaboarazione nel brano ''Beddha ci stai Luntanu'' con il pianista jazz Roberto Esposito, virtuoso ed eclettico musicista salentino che vanta tournè in tutto il mondo.
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