TESTO
Volubilmente prette, visibilmente quatte,
incenso e prostrazione, penombra, adorazione.
Normalmente caute, timidamente sante,
silenzio ed ispirazione, colpa, espiazione.
Nel cerchio del giorno si stirano alla luce,
se ne vanno torno torno con il petto di chi tace;
se ne vanno torno torno con la lingua che non dice.
Ma quando la notte scende arrossisce pure il cielo
Al pensier di ciò che incombe, e la nebbia lo nasconde,
al pensier di ciò che incombe...ché le menti son profonde!
È chiusa anche l’ultima cella:
chiesa che vacilla, piede batte scalzo, velo segue, balzo,
ritmo prende tempo, tempo ruota in tondo.
E si aprono le braccia, è la vita che fa breccia.
E si mostrano la faccia, apparenze di una treccia.
È il ballo delle monache, giostra d’illustri tonache;
bianco, nero e grigio la notte è il rifugio
dell’innocente voglia di danzare come foglia.
Dell’innocente voglia d’ogni mortale spoglia
È il ballo delle monache, giostra d’illustri tonache;
bianco, grigio e nero s’agita il mistero
dell’innocente voglia di danzare come foglia.
Dell’innocente voglia d’ogni mortale spoglia.
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CREDITS
Prodotto da i Plebei
Registrato e missato presso Lol Propduction di Marco Olivotto
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Il ballo delle monache si trova nell'album ILLUSIONI FITTIZIE DEL GIOVEDI' SERA uscito nel 2006.
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L'articolo I PLEBEI - Il ballo delle monache testo lyric di I PLEBEI è apparso su Rockit.it il 2021-06-18 17:15:19
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