"Where the beat sounds the same" ruba il nome da una frase del Bret Easton Ellis di American Psycho e si prende il lusso di ragionare, in maniera disincantata, sulla musica come processo di produzione e consumo.
Tutto ha lo stesso sapore, tutto suona uguale ed è quindi inevitabile, attraverso il design del pack, mettere la nostra musica nel giusto canale distributivo: il banco frigo di un supermercato. Un non luogo totalmente asettico che non sottintende il mattatoio ma spinge esclusivamente ad un consumo freddo e cinico. Totalmente distaccato.
Siamo lontani anni luce dal tempo in cui la musica era colonna sonora, se non veicolo, di cambiamenti all'interno della società. Oggi la musica è un prodotto come un altro, con un suo target e la necessità di un ritorno sugli investimenti.
Where the beat sounds the same non ha una sua fisicità. Esiste digitalmente. Il pack, privo del prodotto, viene distribuito esclusivamente ai concerti. Consegnato solo a quelle persone che, orfane come noi di Guy Debord, hanno una sana voglia di decontestualizzazione e sono disposte a fotografarlo all'interno del proprio supermercato.
Mason Rocca è il primo video estratto dall'EP. Una dichiarazione d'amore per George Romero, il regista che ha sintetizzato nella fame cieca ed inesorabile dello zombie, la compulsione al consumo che distingue la nostra contemporaneità.
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