Un power trio con Who, Small Faces e Jam nel cuore, che spazia dall’ r’n’b (preferibilmente maximum, ma non solo) al mod revival e al garage-beat anni ’60. L’ingrediente principale della band, che per scelta suona senza chitarra, sono le tastiere di Gabriele Bernardi (già membro della band di Shel Shapiro e degli Olly Riva & The Soul Rockets), a cui si aggiungono la voce e il basso del fratello Silvio e la batteria di Stefano Di Niglio, e un lavoro di fino sulle armonie vocali e sui testi che tiene ben presente la lezione del beat italiano.
Formatisi nel 2010, sono approdati alla formazione in trio solo nel 2013, pubblicando verso la fine di quell'anno "Tre pezzi di routine",ep in free download che ha ben impressionato gli appassionati, collezionando ottime recensioni su testate online e non, passaggi nei principali programmi radiofonici a tema mod e la benedizione del “modfather” italiano, Antonio “Tony Face” Bacciocchi.
L'anno successivo cominciano a registrare l'album d'esordio "Nient'altro che routine", che contiene otto canzoni, tra cui i tre pezzi dell'ep con un nuovo mix e nuove tracce vocali, e abbraccia tutte le influenze del sound dei Rudi, passando dai brani più energici ("Falsi eroi", "Nei confini") a quelli dalla vocazione maggiormente pop ("Routine", "Anna") o black (lo strumentale "Roo baby"), per chiudere con un adattamento in italiano di "Melanie", pezzo simbolo di una grandissima band inglese degli anni Ottanta, a torto un po' dimenticata: i Prisoners.
Un disco compatto, ruvido ma non ostico, che cerca di concentrare in poco meno di mezz'ora di musica una notevole quantità di ascolti ma non ha l'ansia della sperimentazione fine a se stessa o della trovata ad effetto; nemmeno nei testi, che raccontano sì alcune distorsioni della società (dello spettacolo, e in generale) o del rapporto di coppia ma più che cercare di farsi citare, condividere, twittare puntano semplicemente a lasciarsi ascoltare. E magari cantare. Nient'altro che routine, forse, per molti. Non per i Rudi.
Nient'altro che routine
i Rudi
Descrizione
Credits
Tracklist:
1. Fiamboniglio
2. Nei confini (di un mondo che non ci appartiene)
3. Routine
4. Falsi eroi
5. Tre tizi
6. Anna
7. Roo baby
8. Melanie
Formazione:
Silvio Bernardi: voce, basso
Gabriele Bernardi: tastiere, cori
Stefano Di Niglio: batteria, cori
Contributi addizionali:
Lorenzo Trentin: armonica in #5
Paolo Mesiano: sax tenore in #7
Tutti i brani sono de i Rudi eccetto #8 (The Prisoners)
Registrato al Jack Home Studio da Vincenzo Giacalone
Produzione di Vincenzo Giacalone e Silvio Bernardi
Copertina di Marco Petrella
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