TESTO
Ero lì che mi annoiavo sulla spiaggia
e la notte era umida come le tue labbra
quando all’improvviso io l’ho visto
meraviglioso, quasi a riva, era lui
era lui, proprio lui
figlio della fantasia, l’ippocampo
mille volte in un sogno sognato
ma vero nel mito
Nell’acqua bassa io mi sono avvicinato
e con le dita l’ho accarezzato
ed era così morbida, così lucente la sua pelle
che per istinto ho sentito di cavalcarlo
e via, via, via
come il cavaliere che non son mai stato
un cavaliere e il suo sogno proibito
insieme nel mito
E nella notte le pinne
sembravan fatte di fiamme
come i cavalli del carro di Apollo brillante
e ho pensato all’amore
e al suo fuoco interiore
che nessuna tempesta mai spegnerà
E fra le schiume vedevo
come su di un falsopiano
la città inabissarsi lontano lontano
e ho pensato alla vita
che è un’illusione infinita
ma se non c’è l’illusione
finita sarà, così, così…
Così mi son trovato che nuotavo
come un pazzo verso riva
Dio, come la vita mi sembrò
bella e irraggiungibile
a terra voglio andare, a terra
e la terra toccai, la toccai, mi svegliai
Chissà dov’è l’ippocampo?
E’ una luce nello spazio infinito
perduta nel mito…
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone L'ippocampo si trova nell'album Cicli e tricicli uscito nel 1990 per Carosello Records.
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