Descrizione

Un ragazzo palestinese sta scrivendo una lettera alla sua amata, mentre si trova sotto i bombardamenti.
Il ragazzo parla del loro amore massacrato dalla guerra, del tempo e dei luoghi a lui cari dilaniati dal conflitto, della sua vita ormai prossima alla fine e della promessa di una vita serena resa cieca dalla morte.
Il ragazzo parla di come loro due vogliano essere dei fiori bellissimi, per esempio dei fiori di loto, ma che nessuno mai verrà a salvarli ed alla fine dei conti saranno solamente delle rose del deserto, minerali con il nome ed il desiderio di essere fiori.

“Rose del Deserto” é un brano che ho scritto in un pomeriggio a maggio, in un periodo in cui mi ero promesso di scrivere delle canzoni per un artista, che mi aveva chiesto di scrivere nuova musica per una possibile futura collaborazione.
Nella mia mente avevo già da tempo l’idea di scrivere una canzone politica, una canzone sulla Palestina, e così tra le canzoni uscite in quel periodo uscì fuori anche “Rose del Deserto”.

“Rose” é un brano nato alla chitarra, iniziato a produrre a Milano con Giuliano Dottori e continuato poi da “Miele” Matteo Rossini e me qui nelle Marche nel suo studio.
Nel brano i suoni che si sentono sono molti e qui sta la grandezza della produzione di Miele: dovevo ricreare un ambiente desertico restando nella campagna marchigiana.
Come?
Registrando aria, polvere, elettrodomestici, usando ocarine, flauti ed una valia come strumenti caratteristici. Il basso, le drums e i synth cercano in qualche modo di draggare e descrivere un ambiente ogni volta nuovo, con twist sonori diversi.
Le chitarre elettriche messe poi da Michele Mattioni trasportano tutto in un ambiente desertico-epico, quasi come fossimo sotto un bombardamento.

Credits

Prodotto da: Miele, Giuliano Dottori, Jack Nur
Eseguito da: Jack Nur

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