Aggettivo Possessivo

Aggettivo Possessivo

JulianDeRoom

2012 - Pop rock

Descrizione

Quattro brani, che esprimono la voglia di divertirsi con la musica nel senso più profondo e vivo del termine, e raccontano di come una canzone possa ampliarsi e ridefinirsi appartenendo non solo a chi la scrive ma a chi, in modo forte e profondo, in prima persona la vive.

Credits

Voce: Giulia Menculini
Tastiere/Cori: Lorenzo Biscarini
Chitarre: Alessandro Fico
Basso: Michele Santoro
Batteria: Francesco Baglioni
Testi&Musiche: Giulia Menculini
Arrangiamenti: JulianDeRoom
Registrato presso:Wildflower Studio, Assisi, Pg

TESTI
1.LA TUA SCHIENA
La tua schiena è zitta
La tua schiena brucia
Gli anni perdonati
Gli anni addormentati sopra questi spilli fermi
Non cadi mai
Non ti disperi anche se un giorno sparirai
Resta il semplice
Tuo non essere

Salva il disprezzo
Non partire più
Resta qui ad odiare ogni mio passo lento ma
Ma almeno salvami tutto
Salva la mia età
Salva le mie spalle chiuse in gabbia strette
Porte aperte e acqua corrente
Quanto costa non voltarsi

La tua schiena è dritta
Sa di mirto e foglie
Di anni abbandonati
Di anni addormentati sopra i nostri letti intatti
Non mi alzo mai
Mi appoggio ovunque, dove trovo, tanto poi
Mi resta il semplice
Dover essere

Salva il disprezzo
Non partire più
Resta qui ad odiare ogni mio passo lento ma
Ma almeno salvami tutto
Salva la mia età
Salva le mie spalle chiuse in gabbia strette
Porte aperte e acqua corrente
Quanto costa non voltarsi

E sentirsi andati a male
Non risolverà
Questa voglia di graffiare
Il tempo immobile
Come ho fatto anche a sperarci
Io non so proprio salvarmi, ma tu...

Salva il disprezzo
Non partire più
Resta qui ad odiare ogni mio passo lento ma
Ma almeno salvami tutto
Salva la mia età
Salva le mie spalle chiuse in gabbia strette
Porte aperte e acqua corrente
Quanto costa non voltarsi mai

2.SCAGLIA LA PRIMA PIETRA

Se non mi credi non salterai
Chi non ci crede non tenta mai
Si lascia tentare
L’equilibrio più semplice
È un vuoto da colmare
Vuoti fascini tiepidi

E dissero:
“Chi ha sbagliato nasconda le mani
E si salverà”
E son tutti là
Sono in fila di là
I santi nomi

Amore mio, chi ti lega qua
Io vorrei dirti che arriverà
Il tempo di cambiare
Come se non ci fossero
Più sacchi da svuotare
Né promesse sintetiche

Dissero:
“Fai gli altri tutto quel che puoi”
Dissero:
“Fai agli altri anche il male se vuoi”
Non ritornerà
Si disperderà
Con il tempo si sa
Si dimentica

Riportami indietro se ancora si può
Riportami dove era facile che
Ti fidassi di me

Adesso non c’è
Un punto di questo anello che
Sia più debole
Si possa rompere

Se non mi credi non salterai
Ma sotto di te non c’è il vuoto sai

3.IL TUO PROFUMO QUAL E'

Canta le tue ninna nanne isteriche
Lasciami dormire tra le nuvole
Riempimi la testa con le favole che sai
I tuoi vecchi sogni mischiali coi miei
Svegliami che poi mi porti dove vuoi
Svegliami col gelo dei mancati come stai

Ho storie in tasca e idee che non sai
Fiori nei libri e non rido mai
Ma il tuo profumo qual è
E quando piangi…

Ci ripensi mai alle ginestre a giugno
Alle prime stupide cadute al buio
Ai fogli strappati di mancate lettere

Ho storie in tasca e idee che non sai
Fiori nei libri e non rido mai
Ma il tuo profumo qual è
E quando piangi chi sei
Ho una bacchetta per cambiare
Un po’ col tempo un po’tanto per fare
Ma il tuo profumo qual è
Si è già scordato di me
Il tuo profumo qual è
Riesci a scordarti di me…

Ho storie in tasca e idee che non sai
Fiori nei libri e non rido mai
Ma il tuo profumo qual è
Si è già scordato di me
Il tuo profumo qual è
Riesci a scordarti di me...

4.DAL LATO SBAGLIATO

Sirene e nostalgia
Lampi e scoppio d’anime
Ti cerco
C’è tempo
Sì, ti aspetterò
Certezze vanno via
Ed il fiume inghiottirà
Quel poco
Che resta
Se poi resterà

Tornerai
Grandine ad Agosto e insonnia
Che ancora mi tormenta ancora
Ma mi stancherò

E i giorni sono strani
Vuoti intorno a fiaccole
Di memorie
Streghe e storie
Che non scorderò

Tornerai
Grandine ad Agosto e mare
Fossile
Attaccato ad un portone
Dove sei
Non esiste più un altrove
Dove mi troverai
Dove ti accorgerai

Che vivo ancora dal lato sbagliato
Dormo ancora dal lato sbagliato
Sbaglio ancora dal lato sbagliato
Mentre il tempo è già passato e noi
Bolle di fumo in un angolo assente

Tornerai
Grandine ad Agosto e mare
Poi ancora, riaverti ancora
Forse mi stancherò

Ma questa volta no
Non mi scoppia l’anima
Ti cerco, non ho tempo
Forse ti aspetterò

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