"Oltre noi" è il secondo cd dei Kabìla, prodotto dall’etichetta indipendente Ai-music di Milano e
distribuito da Egea, che esce a distanza di due anni dal cd-concept "La città degli alberi". Il nuovo lavoro è
stato ancora una volta arrangiato, registrato e mixato da Massimo Giuntini.
"Oltre noi" è il risultato di un lavoro di scrittura durato più di un anno, che si è ispirato ad esperienze,
emozioni ed a momenti molto difficili, come la prematura scomparsa, nel gennaio 2009, del batterista ed
amico Marco Patrussi.
Con questa nuova produzione i Kabìla si spostano verso nuove sonorità ed un approccio musicale,
anche nella composizione, più vicino alla world-music. Le 11 tracce che compongono il disco sono il prodotto
finale di un lavoro molto curato negli arrangiamenti e nel sound. Un cd che, pur nella sua definita identità
musicale, si caratterizza per la ricchezza dei suoni e per il desiderio di esplorare le culture musicali di molte
parti del mondo. Le lingue utilizzate sono l’italiano e l’arabo, che si alternano e si fondono fino ad offrire un
amalgama dal sapore prettamente etnico.
Apre il disco “Prima dell’alba”, la preghiera del mattino che introduce il lavoro della vita. Nel brano
"Mani nel fango" si parla della sofferenza e della fatica di uomini dimenticati dal mondo; in "Cerco l'acqua" si
affronta la questione dell'acqua, bene comune e sorgente di vita; il problema delle disuguaglianze sociali,
delle distanze e delle solitudini umane caratterizzano i brani "Grattacieli", "Piramidi" e "Uno de tanti",
mentre "Dove c'è una strada" narra dell’esperienza vissuta a Ferrara durante il Buskers Festival ed è un
omaggio alla magia prodotta dall’arte di strada; "Viaggio mediterraneo" racconta i tanti percorsi umani e
musicali fatti durante i concerti e il desiderio di contaminare quei suoni che hanno il sapore del
Mediterraneo; “Sole d’Oriente” è invece un brano tratto da una poesia dell’amico e poeta Gino Locaputo.
Chiudono la tracklist i 2 brani che sono il nostro sentito omaggio a Marco Patrussi: "Tamburi dal cielo" e la
canzone che dà il titolo al cd, "Oltre noi".
Molti gli ospiti presenti: oltre a Massimo Giuntini, che ha suonato numerosi strumenti (bouzouki,
programmazione loops, uilleann pipes, low e tin whistles, chitarre, tastiere, charango, percussioni), hanno
partecipato Raffaello Simeoni (cori e scacciapensieri), Francesco "Fry" Moneti (violini), Stratos Diamantis
(fisarmonica), Gabriele "Catondo" Polverini (chitarra elettrica), Muauia Alabdulmagid (‘oud), Gino Locaputo
(voce narrante), Maher Draidi (darbuka) e Vieri Bugli (violini).
I Kabìla:
Emad Shuman: voce solista, cori.
Mirko P. Esse: voce solista, piano, tastiere, cori.
Adriano "Nano" Checcacci: batteria, percussioni.
Giacomo “Jamie” Chiarini: basso elettrico.
Cristiano Rossi: chitarra elettrica, acustica e saz.
Tracklist
1-Prima dell'alba
2-Mani nel fango
3-Cerco l'acqua
4-Grattacieli
5-Viaggio mediterraneo
6-Dove c'è una strada
7-Sole d'Oriente
8-Uno dei tanti
9-Piramidi
10-Tamburi dal cielo
11-Oltre noi:)
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"Oltre noi" è il secondo cd dei Kabìla, prodotto dall’etichetta indipendente Ai-music di Milano e
distribuito da Egea, che esce a distanza di due anni dal cd-concept "La città degli alberi". Il nuovo lavoro è
stato ancora una volta arrangiato, registrato e mixato da Massimo Giuntini.
"Oltre noi" è il risultato di un lavoro di scrittura durato più di un anno, che si è ispirato ad esperienze,
emozioni ed a momenti molto difficili, come la prematura scomparsa, nel gennaio 2009, del batterista ed
amico Marco Patrussi.
Con questa nuova produzione i Kabìla si spostano verso nuove sonorità ed un approccio musicale,
anche nella composizione, più vicino alla world-music. Le 11 tracce che compongono il disco sono il prodotto
finale di un lavoro molto curato negli arrangiamenti e nel sound. Un cd che, pur nella sua definita identità
musicale, si caratterizza per la ricchezza dei suoni e per il desiderio di esplorare le culture musicali di molte
parti del mondo. Le lingue utilizzate sono l’italiano e l’arabo, che si alternano e si fondono fino ad offrire un
amalgama dal sapore prettamente etnico.
Apre il disco “Prima dell’alba”, la preghiera del mattino che introduce il lavoro della vita. Nel brano
"Mani nel fango" si parla della sofferenza e della fatica di uomini dimenticati dal mondo; in "Cerco l'acqua" si
affronta la questione dell'acqua, bene comune e sorgente di vita; il problema delle disuguaglianze sociali,
delle distanze e delle solitudini umane caratterizzano i brani "Grattacieli", "Piramidi" e "Uno de tanti",
mentre "Dove c'è una strada" narra dell’esperienza vissuta a Ferrara durante il Buskers Festival ed è un
omaggio alla magia prodotta dall’arte di strada; "Viaggio mediterraneo" racconta i tanti percorsi umani e
musicali fatti durante i concerti e il desiderio di contaminare quei suoni che hanno il sapore del
Mediterraneo; “Sole d’Oriente” è invece un brano tratto da una poesia dell’amico e poeta Gino Locaputo.
Chiudono la tracklist i 2 brani che sono il nostro sentito omaggio a Marco Patrussi: "Tamburi dal cielo" e la
canzone che dà il titolo al cd, "Oltre noi".
Molti gli ospiti presenti: oltre a Massimo Giuntini, che ha suonato numerosi strumenti (bouzouki,
programmazione loops, uilleann pipes, low e tin whistles, chitarre, tastiere, charango, percussioni), hanno
partecipato Raffaello Simeoni (cori e scacciapensieri), Francesco "Fry" Moneti (violini), Stratos Diamantis
(fisarmonica), Gabriele "Catondo" Polverini (chitarra elettrica), Muauia Alabdulmagid (‘oud), Gino Locaputo
(voce narrante), Maher Draidi (darbuka) e Vieri Bugli (violini).
I Kabìla:
Emad Shuman: voce solista, cori.
Mirko P. Esse: voce solista, piano, tastiere, cori.
Adriano "Nano" Checcacci: batteria, percussioni.
Giacomo “Jamie” Chiarini: basso elettrico.
Cristiano Rossi: chitarra elettrica, acustica e saz.
Tracklist
1-Prima dell'alba
2-Mani nel fango
3-Cerco l'acqua
4-Grattacieli
5-Viaggio mediterraneo
6-Dove c'è una strada
7-Sole d'Oriente
8-Uno dei tanti
9-Piramidi
10-Tamburi dal cielo
11-Oltre noi:)