TESTO
Hai mai provato a guardare le stelle e stare zitto
Sputando il fumo di bocca per sentirti leggero?
Avevo sogni così grandi che sul mio soffitto incollavo stelle finte
Per sognare davvero
E tu che mi dicevi "non ce la farai, continuerai a tagliare i rapporti ma i traguardi mai"
Baby mi cullai tra le tue braccia tenere
Io che cercavo Venere
E trovai soltanto tenebre
E con la penna mi sento come si sente Dio
Tu che mi parli del destino chiusi in una Clio
Secondo te tutto è già scritto ma dal canto mio
Sono davanti a un foglio bianco e ci scrivo io
Oggi che non ho un cazzo da perdere
E perdo tempo a contarmi le vertebre
Se vuoi riscriver la mia storia sono solo poche lettere
E spero di morire prima di poterla leggere
Son qui col cuore in mano, credi che lo voglia vendere?
Io non voglio salire cerco solo di non scendere
Fanculo saremo solo molecole nell'etere
Ma so che per rinascere bisogna essere cenere
Parlerò con i miei spettri
Tanto sono tutti amici stretti
E per non diventare vecchi
Basterà togliere gli specchi
Tu ti sei ferita con i pezzi
Del mio cuore fatto a pezzi
Rischio di impazzire
E no non voglio uscire
Mi trasformerò in una delle mie rime
Van Gogh, mi taglio le orecchie per non sentire ciò che avete da dire
Morirò in una Moleskine
Trent'anni e scrivo per non fare danni
Vivo per non suicidarmi
Amico dei fantasmi che mi vogliono
Io scrivo per calmarli, per scordarmi che ormai siamo grandi
E per gli amici che ho sepolto in questi anni no
Mi sento come quel giorno al funerale a sbronzarmi
Sto restando così solo che quasi penso di scoparmi
Ora ti parlo a cuore aperto, è un negozio puoi entrarci
Mi hanno detto "hai il sole dentro" e ho finito per bruciarmi
Mi hanno detto di calmarmi
Di fumarmi meno grammi
Ma se potessi presentarmi a loro imbraccerei le armi
Ho provato con le rime ma non sembrano ascoltarmi
Io che per guardarmi dentro ho provato a lacerarmi
Se sono fuori di me è perché dentro non c'è
più niente che possa farmi sentire meglio
Tu vieni nel mio atelier ad impazzire con me
Perché la gente la fuori è matta sul serio
Parlerò con i miei spettri
Tanto sono tutti amici stretti
E per non diventare vecchi
Basterà togliere gli specchi
Tu ti sei ferita con i pezzi
Del mio cuore fatto a pezzi
E scolpirò con unghie e denti
I vostri occhi nei diamanti grezzi
Soltanto per tenervi stretti un altro po' e romperò gli specchi
Tu ti sei ferita con i pezzi
Del mio cuore fatto a pezzi
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DESCRIZIONE
Brano che parla del sogno, dello scorrere del tempo, e delle passioni nel vivere per esorcizzare l'ombra della morte. Spettri è soprattutto un brano che parla di me, non autobiografico nel senso stretto del termine, ma riferito assolutamente a me. Parlo della scrittura come appiglio, come salvezza, come linguaggio terapeutico per leggere la vita nei momenti più bui. Spettri è un brano che racconta di rapporti umani e spirituali, di passioni ardenti e di sogni che finiscono per incenerirci, dei quali rimaniamo vittime. Un altro tema centrale, sebbene questo pezzo sia un flusso di coscienza e viene difficile darne una spiegazione razionale lontana dall'ascolto, è sicuramente la difficoltà di accettare lo scorrere del tempo, la vecchiaia e la morte. Questo è descritto esplicitamente nel ritornello, dove gli spettri rappresentano le nostre paure nascoste, ma anche le persone a noi care che sono scomparse. E' un percorso di accettazione, consapevole che tutto sarà un po' più dolce ritrovando qualche amico stretto in fondo al tunnel ad aspettarci. Quindi chi ha ragione? Chi esorcizza la paura, la morte, lo scorrere del tempo non pensandoci mai e vivendo una vita standardizzata e sterile (come è abitudine fare oggi)? O chi al contrario esorcizza tutto ciò rendendolo parte integrante della propria vita (come tento di fare io, o come più comunemente era solito fare l'uomo nella società dell'alto medioevo, ad esempio)? Chi sono i matti veri oggi? Quelli per strada sereni e con la 24ore, o quelli chiusi in qualche buco marcio ad impazzire ragionando su questi temi e partorendo creatività? Questo pezzo per me è la fase di una terapia, è difficile da spiegare oggettivamente. Voglio essere libero di tenere strette a me le persone che amo, tutte. Quelle che sono ancora tra noi, e quelle che non ci sono più, ognuna a modo proprio. Penso sia questo il sunto del delirio che ho scritto qui sopra. Evviva.
CREDITS
Testo e voce: Kabo (A. Caracciolo)
Prod: alone.nowhere (D. Foti)
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Spettri si trova nell'album Spettri uscito nel 2022 per Stage One.
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L'articolo Kabo - Spettri testo lyric di Kabo è apparso su Rockit.it il 2022-04-27 18:40:58
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