e chitarra), Paolo Maggitti (basso e synths), Antonio Donadeo (batteria e percussioni) e
Luigi Maggitti (chitarra solista).
Dopo numerose date in concerto e quattro anni di gestazione artistica, “Propaganda” è
l’album di debutto dei KĀMA distribuito dall’etichetta inglese State51: nove tracce
contaminate da post-punk, elettronica, suggestioni jazz e musica contemporanea, tessute
con fitte collaborazioni, tra cui Fabrizio Bosso.
Fondano il Manifesto della musica Katafisica: “Tutto nasce dall’Utopia, contro ogni
prolissità del reale”.
Una visione corale che rifiuta la frettolosità dei social media e dei rigidi schemi degli
algoritmi a favore di una musica che invita al raccoglimento e all’Ascolto.
Il loro sound ipnotico e i videoclip d’autore svelano le influenze dei Radiohead, l’elettronica
pulsante dei Depeche Mode, la new wave dei Joy Division e New Order, l’anima di Franco
Battiato, la scultura rumoristica di Glenn Branca e degli Einstürzende Neubauten, la tribalità
dei Dead Can Dance, il minimalismo statunitense, il free jazz di Ornette Coleman e
l’aggressività di John Zorn, il lirismo degli Smiths, gli ambienti meditativi di Brian Eno e Jon
Hassell.
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L'articolo Biografia KĀMA di KĀMA è apparso su Rockit.it il 2025-02-03 11:36:31