La loro storia inizia con lavori che da sempre seguono i loro ritmi vitali e le esperienze personali in maniera del tutto corale.. “L’essere e il credere” (2011) e “L’inverno su Marte”(2016) si differenziano per i lustri passati da una registrazione all’altra. Nel primo c’è una frenesia ritmica e degli incastri di accordi che nel secondo si distendono in inedite lunghe Intro e fasi melodiche; aspetto da sempre celato nelle loro composizioni.
Poi il suono cambia.
In sala di registrazione abbandonano l’idea di una pulizia quasi forzata, innaturale e sintetica che oggi alla band sta stretta, optando così per un effetto più ruvido, naturale e sincero.
E’ lampante il percorso stilistico e umano del gruppo, che attraverso la sua discografia, “Blocconirico” (2006) e “Formiche” (2009), parla di negatività e avversità al sistema. Stile che permane in “L’essere e il credere”, dove si mantiene una vena negativa, ma si intravede la necessità di non arrendersi e cogliere tutto ciò che è possibile afferrare.
Oggi nei testi si legge una presa di coscienza, si guarda al passato interrogandosi, senza però dare risposte. “L’inverno su Marte” è un uomo che si guarda allo specchio, vede i segni del tempo, li accetta e non tornerebbe mai indietro, ma non se ne compiace.
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L'articolo Biografia Karcavejia di Karcavejia è apparso su Rockit.it il 2016-09-20 01:04:47