Le sonorità della nuova formazione dei KARMABLUE, in continua evoluzione, condensano diverse influenze stilistiche - figlie del Prog degli anni '70, del post rock degli anni '90, e di qualche accenno metal - in una vera esplosione espressiva: i membri del gruppo, abbracciando almeno due generazioni, con il loro personale bagaglio, danno forma ad un Art Rock in cui la musica è carica di energia e ricca di arrangiamenti ricercati con meticolosità.
La poetica di Giacomo Caruso, autore dei testi, si esprime attraverso liriche introspettive ed intimiste, che esplorano i grandi temi della ricerca umana: il viaggio, l’amore, la guerra, la morte. Da sempre i KARMABLUE sono un gruppo con formazione “aperta”, un gruppo “a geometria variabile”, di due o dieci persone, che si adatta alle circostanze, contraendosi per espandersi, filtrando le proprie crisi interiori per aumentare l’espressività, non temendo di incrociare il flusso creativo con performers, scrittori, teatranti, giocolieri... con la lucente ostinazione di chi persegue l’unico obiettivo di “fare arte” in musica emozionando ed emozionandosi, di trasmettere energia suonando ovunque se ne presenti l’opportunità, piccoli teatri, mostre di quadri, librerie, negozi, bar, dando vita a performances di taglio molto teatrale.
Né apparenze né comete
Karmablue
Descrizione
Credits
Vera Perkins: voce solista
Giacomo Caruso: chitarre, guitar synth, loops
Flavio Marini: chitarre "storte", effetti
Simone Colaiacomo: basso, tastiere
Paolo Marini: batteria, percussioni, seconda voce
Collaborazioni:
Gloria Imparato: voce recitante
Giacomo De Caterini: electronics & production
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