Cut-up, letteralmente tagliuzzare, sminuzzare, ma il cut-up è anche e soprattutto uno stile letterario
e artistico, che muove i suoi primi passi nei primi decenni del novecento con l’avvento del dadaismo, per poi riacquistare vigore ed espandersi tra gli anni ’50 e ’60, nel periodo beat, grazie anche e soprattutto a William S. Burroughs, eclettico e trasgressivo scrittore statunitense diventato una vera e propria icona dell’avanguardia letteraria.
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KATAP OGGI
Dopo una pausa discografica di quattro anni, ecco il ritorno dei Katap, con un Ep, dal titolo omonimo, “KATAP”. Composto da cinque tracce, è un ritorno alla pura electro, dopo l’esperienza di “Bullet” (2011) che virava, invece, verso un’ electro-rock’n’roll.
Cinque strisce, cinque brani, cinque le lettere che compongono la parola KATAP: ritorna il cut-up emozionale.
L’effervescenza elettronica, in un vortice di suoni, ha riconnesso il progetto alla sua origine, quella di “Antiform”, disco del 2007, in un flusso continuo di bit, beats e voci megafoniche. Anche i live seguiranno questo percorso più dancefloor, e saranno supportati da caleidoscopici visuals.
L’Ep “KATAP” è prodotto dai Katap, per l’etichetta Nut Label; mixato e masterizzato, al Nut Studio, da Rosario Acunto (Emiro), già produttore artistico di “Bullet”.
“Indossa la nostra musica”.
L’Ep “KATAP” verrà inizialmente diffuso attraverso una T-shirt a cui sarà abbinato un codice per il digital downloading dell’Ep.
Katap ha deciso di promuovere i nuovi suoni attraverso produzioni limitate per estendere
l’esperienza dell’ascolto e legarla ad un oggetto diverso dal mero supporto disco.
Inoltre, in occasione dei dieci anni dalla stampa del vinile 12” My trip, Katap sta preparando una nuova versione della traccia originale, My Trip.
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LE ORIGINI del progetto KATAP
Il progetto musicale nasce da un’idea di Fabio Di Miero, deus ex machina dei Katap.
Dopo varie sperimentazioni, nel 2005 Katap approda alla discografia e grazie all’etichetta Bustin’Loose (Planet Funk), viene prodotto il vinile 12” My Trip che contiene la traccia originale My Trip più due remix. Il disco ottiene un ottimo feedback internazionale. Inizialmente, le sonorità di
base di Katap affondano nel punk-rock con una forte componente elettronica.
Ma il continuo sperimentare ed ascoltare lasciano da subito intendere quale sarebbe stato lo step
successivo.
I PRIMI ALBUM UFFICIALI
Nel 2007, la pubblicazione di Antiform, prodotto da Katap e Nut Label (etichetta indipendente napoletana). La hit del disco, “Notorious Heart”, è selezionata nel 2008 dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti) come uno dei brani più rappresentativi della scena indipendente italiana.
Il tour di Antiform li vede sul palco, tra gli altri, del Kaleidoscope Festival, accanto ad artisti del
calibro di Apparat e Schneider TM. Nel 2009 aprono un live di Caparezza.
Del novembre 2011, il terzo lavoro dei Katap, Bullet (NutLabel/ Audioglobe). Un disco diretto esenza troppi fronzoli.
Rispetto ad Antiform, il disco segue una via più elektro-punk; le chitarre elettriche, sporche e
polemiche, creano contorni più tipicamente live. Ma l’elettronica, con i suoi synths, rimane sentinella vigile per offrire un sound dirompente nel quale il dancefloor si scontra con il fottutissimo rock’n’roll.
Durante il Bullet tour, si sono esibiti nel 2013 al Neapolis festival con Tre allegri ragazzi morti, e a Voci dal sud Festival con gli Almamegretta e gli Asian Dub Foundation
Al progetto di Bullet, in studio, hanno contribuito Massimo Cordovani (Narcolexia) alle chitarre e Vinci Acunto (Empro) alle sonorizzazioni; la produzione artistica è stata di Rosario”Emiro” Acunto (Nut Studio).
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L'articolo Biografia Katap di Katap è apparso su Rockit.it il 2015-06-26 23:29:09