Viaggi senza meta
Molti dei brani di questo album sono canzoni che ho scritto tra il 1996 e il 2005. Mi piacevano e le ho riprese e riarrangiate, altre sono più recenti e una è inedita.
I testi sono particolari, parlano di una cosa sola: la realizzazione di una visione più autentica della vita. Il fiorire completo dell’essere umano, che in questo modo si unisce e fonde con il Divino (qualsiasi significato abbia per ognuno di noi).
Parlano della “fine”, che non esiste, parlano del non giudicare, della gioia, dell’amore e di tutte quelle bellissime cose che succedono a chi vuole e può vedere come davvero fluisce questa avventura che chiamiamo Vita.
In questi strani tempi, credo che un distacco da certe forme di condizionamento collettiva, cui siamo costantemente sottoposti fin da quando nasciamo, e di cui ne vediamo le conseguenze in tempi complicati come questo, sia l’unico modo per salvare quel che resterà delle nostre esistenze terrene. Nella mia esperienza, ascoltare queste parole mi ha spesso aiutato a stare in uno stato di quiete.
Non pretendo che facciano lo stesso effetto a tutti, ma come sempre con la mia musica, l’ho fatto principalmente per me stesso, se poi a qualcuno “risuona”, benvenuto. Se non risuona, benvenuto lo stesso. Non c’è niente da capire, questo è importante da sapere. Niente da analizzare, giudicare. Solo provare a lasciarsi andare “Nel Vuoto” della musica e dei suoni che le parole evocano, mentre vengono cantate.
Ognuno può trovare un significato, se vuole, in ogni canzone, ma significati non ce ne sono. Come sempre le mie canzoni arrivano da “altrove” e si fanno musica e parole senza un mio intervento, se non in fase di rifinitura, nei dettagli finali, dove subentra la mente.
Questo è il mio modo di vedere “Il viaggio senza una meta”.
Gli arrangiamenti sono orientati verso un pop elettronico, ho usato decine di Synths e Sequencers e mi sono divertito tantissimo, come al solito.
Vorrei ringraziare Valerio Pasquini che, come sempre, ha lavorato con me per i missaggi e il mastering, e non solo. Ha infatti partecipato ad alcuni degli arrangiamenti, dandomi dei suggerimenti molto interessanti e validi.
E infine un grazie speciale ad Anny, che non solo ha sopportato le migliaia di ascolti fatti per la produzione, ma ha dato dei contributi essenziali sugli arrangiamenti.
Viaggi senza meta
tiziano giagnoni
Descrizione
Credits
Kealoha Tiziano Giagnoni suona tutti gli strumenti e canta
Anny Bremner fa i cori e i controcanti, oltre che a suggerire sempre nuove e valide idee
Valerio Pasquini ha dato il suo prezioso e sostanziale contributo ai missaggi al mastering e agli arrangiamenti
Su “Perché”, si può ascoltare l’estratto da “2001 odissea nello spazio” di Stanley Kubrick con il calcolatore HAL doppiato da Douglas Rain e l’attore Keir Atwood Dullea che interpreta David Bowman, uno dei due personaggi del film
Un grazie ai Beatles, in particolare a John Lennon, per l’idea per il finale di “La stessa luce”
Registrato e mixato allo Studio “Lulu” di Grosseto
Prodotto da: Anny Bremner e Kealoha Tiziano Giagnoni
Progetto grafico: Emma Ramacciotti
Foto: Anny Bremner
Un grazie molto speciale a Stefano Zabeo (lui sa il perché)
Grazie ancora una volta ad Anny, Ruben, Luca, Amrit e tanti altri che ho incrociato, e incrocerò, in questo bellissimo Viaggio senza una meta.
Contatti: kealoha@tim.it
Testi e musiche di K.T.G. eccetto: “L’universo è con te” testo e musica Luca e “Il cammino”: musica K.T.G, testo Cecilia Schimenti e K.T.G.
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