Il progetto Ken la Fen è un progetto unico, in cui l'arte, la tradizione, la libertà di espressione, la scrittura in chiave ironica dei testi e la loro nascita in modalità freestyle, fanno da anello di congiunzione tra l'inconscio, la libera associazione delle idee e ciò che viene espresso attraverso la loro musica. I Ken la Fen non hanno nessun filtro e nessun limite, in un continuo processo di scoperta, dove l'aspetto ambientale e l'attaccamento al proprio territorio, Farindola, un paesino abruzzese di 1500 anime, influenza profondamente i contenuti delle loro canzoni, che spesso sono una proiezione di quella realtà, di quei personaggi, del vissuto trascorso in stretta connessione con il loro territorio. I Ken La Fen definiscono il loro genere trash-emozionale e mettono insieme influenze musicali e sonorità molto diverse e mai precostituite, raccontando nelle loro canzoni le loro esperienze e il loro modo di vedere le cose, per sentirsi mutualmente meno soli. Il loro pubblico
è estremamente eterogeneo come un gioco da tavolo 0-99 anni
POSSIAMO ESSERE TRAP
Possiamo essere trap mette in mostra le debolezze e la fragilità di quei figli cresciuti dalla generazione boomer. ''Combattiamo i ricchi anche se poi lo siam oricchi, bevo coi soldi di papà...'' una barra che riassume il pianto di quei giovani incapaci di conquistare l'indipendenza dal proprio nucleo familiare, facendo emergere la paura paralizzante di uscire dalla propria comfort zone, già irrimediabilmente compromessa.
PESCIOLINO
Un pesciolino intrappolato nel proprio acquario di sicurezze e prevedibilità. Nuove prospettive e processo di metamorfosi. Un moto perpetuo di crescita e di inevitabile sofferenza.
MORTO TRAFITTO DA UN COLPO
Il grido disperato di una madre, le foto sul camino, l'orgoglio calpestato e la speranza di una vita migliore. La quotidiana lotta contro se stessi. Nessuna bandiera da issare solo desolante rammarico per le scelte sbagliate.
LA KIMICA
Un mantra, un'invocazione, un desiderio, una ricetta : lonza pane a pomodoro. Tre ingredienti e la magia comincia. Una indispensabile necessità. Lonza, pane a pomodoro è una ricetta tipica abruzzese e i Ken La Fen attingono ancora una volta alle tradizioni e al loro territorio.
NUVOLE
Un lago che riflette l'immagine del suo viso sporcato dalle cose del mondo. Volatile morbido, una carezza che strappa la maschera per rivelare l'essenza della sua anima.
2000-2003
Eccessi e perdizione. Nessuna pietà, nessun rimorso, desiderio contagioso, istinto primordiale e idee chiare rivelano la tragicità di un vissuto. Un testo senza filtri, svincolato dal politically correct.
PIANGE LA CITTA'
Un pianto che non risparmia nessuno, un bagno di purificazione collettivo che innalza l'anima con le braccia tese verso la redenzione. Sullo sfondo, il lockdown del 2020
Tua Madre
Ken La Fen
Descrizione
Credits
Ken La Fen:
Desvai - chitarra, voce
Picozzo - chitarra, voce,
synth, basso
Karrasco - voce, art works
Suasage 88 - fisarmonica, tastiere
Sclappy - ispirazione, presenza
L'album è stato registrato all'Homeless Factory di Montecassiano (MC) da Manuele Marani.
Mix e mastering : Manuele Marani
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