Lui si chiama KEVIN HUSTLE e “LA VOCE CHE HO” è il suo primo album ufficiale, in uscita il 21 Maggio per etichetta SNOB MUSIC distribuzione Self.
Kevin rompe il guscio della sua vecchia identità, colui che era GANGSTANANO, rapper già conosciuto a molti, e più che reinventarsi, con questo disco afferma se stesso e il suo vero io: finalmente è pronto a ritagliarsi il suo posto nell'olimpo dell'hip-hop.
Le sedici tracce di “La voce che ho” ne sono la dimostrazione: Kevin si racconta, lo fa con un linguaggio forte, duro, senza mezzi termini, senza alcuna gentilezza, ma con estrema sincerità. Ed è proprio dentro questa sincerità che va scorta l'intimità di un ragazzo che è cresciuto, che ha lottato e con sacrificio è arrivato tra i grandi.
Tra le rime che si susseguono sul flow, su basi costruite con eleganza appositamente per entrarti nella testa e non uscirne, e versi che descrivono sensuali movenze femminili o l'annebbiarsi della mente tra i fumi dell'alcool, c'è posto per richiami alla storia personale di Kevin:
Mi credevo un Dio
ma qua non esiste Dio,
Baby qua c'ho pianto il sangue sopra il sogno mio
“Cresciuto tra i più grandi sui palchi più importanti”, come canta in “Il mondo è tuo” , dalla periferia di Milano, da un angusto quartiere come quello di Quarto Oggiaro, con anni e anni di militanza accanto a rapper affermati, “La voce che ho” è proprio la voce di Kevin, la sua, pronta a esplodere, senza censura.
Diverse le collaborazioni all'interno del disco: Jesto, Mattaman, Loge, Elecctrofanz e Vacca con cui dal 2002, e dai tempi di Gangstanano, Kevin ha diviso il palco.
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