Come si può evincere dl titolo, l'album è fondamentalmente formato da live-set suddivisi (strano) in parti.
Sono due e sono intitolati come giochi di parole: "Live Settings" ovvero "impostazioni di vita" e "Deep Troth", invero "Fede profonda", ma la malizia è dietro all'angolo, quindi sarebbe stato Gola Profonda, ed avendo accenni goa trance diviene Goa Profonda, ma ho già detto troppo di qualcosa di lapalissiano.
"Mala Molotov's Friends" è l'omaggio agli ambienti in cui suonavo (tra dj set e live set) negli ambienti della sinistra o dei centri sociali (non mi si fraintenda, sono sì appassionato e militante in politica ma mettiamola così, sono per il bene comune). Ah già, "Mala Molotov" era lì il mio pseudonimo.
La copertina: non è una storia da raccontare qui, ma si può notare che ero (letteralmente) collassato, dopo un mio live, in un centro sociale. Troppo alcol? Poco importa, affianco avevo l'iChing, Borges e Lowen (letteralmente, potete notare i libri). Lì, ho aggiunto sul muro il mio ecocardiogramma, e l'onda sonora del flusso del mio sangue in basso. Interessante, no?
Ah, secondo Beatport il genere è "TECHNO (PEAK TIME / DRIVING / HARD)", come altre mie tracce inedite (scrivo nel maggio 2020, ho altri progetti per il futuro).
Ciao ciao
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