Sono tre tracce;
la prima è una suite/medley che nasce come live, di 26 minuti e 35 secondi che spazia da un' idm orientata al "melodico", con caratteristiche tipiche della psybient ma che pesca in generale dall'elettronica senza sottogenere. In questo tipo di tracce mi ispiro all'approccio del progressive rock ed allo stile di artisti come Solar Fields.
La seconda è una traccia ambient perlopiù delicata ma con intro ed outro corale (mentre le voci nel brano sono ispirate ai canti giapponesi, cercando di fare il possibile senza utilizzare alcun campione).
La terza vuole essere una parodia della musica trap, o qualcosa del genere, e ne è nata questa traccia abbastanza aggressiva, con qualche "nota" di industrial, ma nulla a che vedere con i lavori che pubblicherò presto. Anch'essa è una suite, seppur ben più breve.
L'album riprende ancora l'ambiguità di "Parti" sempre grazie al Paradosso del Gatto di Schrödinger, in questo caso speculando retoricamente sul "Principio di Carità Interpretativa" del filosofo statunitense Donald Davidson.
Esattamente poi come avveniva con il precedente lavoro, "Furore", in cui descrivevo - anche così: "Il così definito Principio di Carità Interpretativa vien così mutato in qualcosa di ancor più Umano, che definisco 'Valore di umiltà interpretante'".
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