Il prodotto di una notte di risate e registrazioni tra gerwurztraminer e musica e mattinate di caffeina: "Toxic Affection".
Nato da un'improvvisazione con una bravissima cantante e attrice londinese, l'intento era quello di creare una canzone de-strutturata dalla forma di pubblicazione commerciale, con un'impronta canora sperimentale e un approccio à la progressive rock in tutta la formulazione del brano elettronico.
La parola "affection" è anfibologica, in psichiatria i disturbi dell'umore sono una categoria appunto dei "Disturbi affettivi", come il disturbo bipolare et al. Quanto di tossico è l'amore, per se stessi e per l'altrui persona, in coppia, in gruppo, in società, in un unico insieme, quello individuale. Così come la vernice: "Painting", in ibrido tra "pain thing".
Il risultato è quindi un brano elettro-pop "senza vincoli di mandato".
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