Selfish

A poco più di un anno dall’esordio con Pretty Work Brave Boys! i Kitchen Implosion danno una svolta al loro stile e al loro repertorio dando alla luce un album di 14 tracce cantato tanto in inglese quanto in dialetto piemontese, dove non solo vengono proposti alcuni brani della tradizione musicale della regione di origine nonché di quella d’Oltremanica, ma altresì brani originali con musica e testi di propria composizione.
La novità stilistica sta nel fatto che il ruvido punk di matrice old school suonato dalla band e colorato dalle armonie di fisarmonica, cornamusa e tin whistles viene ora caratterizzato dalle sonorità più post-punk e new wave anni ’80 conferite da una batteria elettronica vintage utilizzata non solo in studio ma anche “on stage” in occasione dei prossimi concerti live del Selfish Tour 2015 di cui a breve saranno rese note le tappe.
Selfish è una vampata di beffarda energia che si sfoga in urla, sussurri, lamenti disincantati, nichilisti e cinici con un surreale tocco di vitale demenzialità, ossigeno per respirare in un mondo sbandato, ignorante, egoista dominato da dipendenze fisiche e psicologiche, dove soltanto rimanendo sé stessi, quindi “restando umani”, è possibile ipotizzare un futuro, anche se non necessariamente migliore, in barba al conformismo dilagante e alle crisi economiche-sociali-di valori di una società oramai alla deriva.