Libiola è un pezzo "politico". Parla di una campagna elettorale permanente in cui resta nell’individuo un ammasso informe di informazioni, di indignazioni, di ingiustizie. Così informe che ne emergono solo alcune parole casuali. Il presente è qualcosa di grigio, qualcosa rubato da un nemico informe, mutaforma. Il passato è il senso di una comunità perduta, a colori. Il futuro è Lei. Un amore, una figlia, un motivo per ricominciare di nuovo e provare, e provare, e provare.
Il resto sono parole che evocano ricordi o fotografie. Yokohama esce dal Pasto nudo, Libiola è un ricordo felice. La canzone fa parte di una sorta di suite sulla provincia (è preceduta da SL), che prende come pretesto i luoghi invisibili dei paesi da cartolina. Invisibili nella cartolina. Libiola è una piccola frazione arrampicata su una collina ai piedi dell’appennino. A uno sputo dal mare, fuori inquadratura. C’è qualcosa che ci lega, che ci rende simili a quel paesino. La parte che si sente sola e abbandonata. La parte sconfitta.
Libiola
Kossiga
Descrizione
Credits
Registrato e mixato nel 2020 presso M.B.F. Studio da Emanuele Morena e Andrea Sartelli.
Video montaggio e fotografia : Andrea Sartelli
I Kossiga sono:
Giacomo “Jake” Gandolfo - batteria
Emanuele Morena - basso, chitarra acustica, pianoforte, synth programming
Andrea Sartelli - chitarra tenore, synth programming
Luca Ravettino - voce
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