Gardenia nasce nel 2019, quando Giovanni Dal Monte e Alessandro Petrillo si sono trovati
con altri musicisti per suonare delle jam session ispirate dal fascino di Billie Holiday.
Da qui è nato il progetto di un disco in omaggio alla grande artista che non fosse solo jazz,
ma che rispecchiasse anche la passione di entrambi per la ricerca musicale, declinata
secondo le chiavi del rock e dell’elettronica.
Il disco è un tributo appassionato e sincero, un lavoro di reinterpretazione rispettoso e
delicato in cui alcuni celebri classici si vestono di nuove sonorità e sono attualizzati
rimanendo comunque fedeli al loro spirito autentico, come quando la chitarra riprende gli
arrangiamenti di pianoforte o si fa uso di campioni tratti dai brani originali.
Giovanni si è approcciato al canto di Billie in maniera del tutto naturale, rilassata,
scegliendo di agire per sottrazione piuttosto che ricercando soluzioni banalizzanti, alla moda
o sperimentali che fossero. D’altronde qualsiasi interpretazione vocale sarebbe risultata
superflua e inadatta, vista la sintesi perfetta che Billie distilla nelle sue esecuzioni. Si è
voluto “evocare” il suo canto magico in modo semplice, con la stessa intensità e con le
stesse sfumature emotive, mantenendone l’impostazione spontanea e abbracciandone le
fragilità. Inoltre che sia una voce maschile a cantare Billie Holiday non è fatto né scontato
né frequente.
Alessandro ama da sempre la musica di “Lady Day” e in particolare alcuni brani scelti per
l’album, rapito dalle loro struggenti melodie, dall’intensità delle liriche e dai temi trattati,
come in Strange fruit, un crudo grido di dolore e denuncia contro le violenze subite dagli
afroamericani, allora come oggi. Brani come questo o anche canzoni d’amore, le cosiddette
“torch songs”, si prestano bene a essere riarrangiati sulla base dei molteplici generi di
riferimento del chitarrista.
In Gardenia sono presenti alcune caratteristiche tipiche dei lavori precedenti degli autori.
Giovanni Dal Monte ha già all’attivo un album di campioni di jazz e voce (Perverse or
Polymorphous), assolutamente non ortodosso, secondo la sua cifra stilistica. Nella nuova
opera le sezioni di fiati (He’s funny that way) sono in realtà campioni di sedie che cigolano
e le trombe (Big stuff) sono rese dal fischio di un treno, mentre la complessa articolazione di
Strange fruit rimanda allo studio sui ritmi elettronici spezzati e sui glitch.
Alessandro Petrillo ama usare dei campioni di voce come parte integrante
dell’arrangiamento (Don’t explain) e creare sonorità di chitarra molto varie, ad esempio
grazie alle “sezioni” di EBow simili a strumenti a fiato o tastiere (Lover man, I’m a fool to
want you, Lady sings the Blues).
GARDENIA - Ten Contemporary songs in homage to Billie Holiday
La Jovenc & Nei Shi
Descrizione
Credits
1. DON’T EXPLAIN (Billie Holiday, Arthur Herzog Jr.)....................................4’49’’
Nei Shi: 8 & 6 string guitar, ebow, electronic arrangement
La Jovenc: voice
Dario Mazzucco: drums
Samples from “Billie Holiday interviewed on Peacock Alley TV Show (1956)” and “Lady
in Canada: The Interview (1952)”
2. HE’S FUNNY THAT WAY (Neil Moret, Richard A.Whiting)...........................5’03’’
La Jovenc: voice, samples of stools and chairs used as brass section, background vocals,
electronic arrangement
Nei Shi: guitar, bass, arrangement
3. I’M A FOOL TO WANT YOU (Jack Wolf, Joel S.Herron)..............................3’52’’
Nei Shi: guitar, ebow, bass, arrangement
La Jovenc: voice, electronic drum
Henrique Molinario: double bass
Dario Mazzucco: drums
4. BIG STUFF (Leonard Bernstein)............................................................2’37’’
La Jovenc: voice, electronic arrangement
Nei Shi: guitar
Henrique Molinario: Double Bass
Dario Mazzucco: Drums
Fabio Landi: Midi Data
5. LADY SINGS THE BLUES (Billie Holiday).............................................3’52’’
La Jovenc: voice, background vocals, electronic arrangement
Nei Shi: 8 string guitar, prepared guitar, ebow, arrangement
6. COME RAIN OR COME SHINE (Harold Arlen).......................................4’02’’
La Jovenc: voice, electronic arrangement
Nei Shi: 8 string guitar, bass
Dario Mazzucco: drums
7. LOVER MAN (James Edward Davis, Roger J Ram Ramirez, James Sherman)......2’54’’
Nei Shi: ebow, arrangement
La Jovenc: voice
Luca Bonucci: Piano
8. AIN’T NOBODY BUSINESS IF I DO (Porter Grainger, Everett Robbins)...........3’25’’
La Jovenc: voice, background vocals, orchestral samples (Buster Harding And His
Orchestra, Decca Studios, NYC, 1949)
Nei Shi: guitar
Luca Bonucci: piano
Henrique Molinario: double bass
Dario Mazzucco: drums
9. STRANGE FRUIT (Abel Meeropol, Dennis L Jr Morehead, Billie Holiday).........3’14’’
La Jovenc: voice, beats and electronic
Nei Shi: guitar, bass, phototheremin
10. I’VE GOT IT BAD (AND THAT AIN’T GOOD) (Duke Ellington, Paul Francis
Webster).............................................................................................4’46’’
Nei Shi: classical guitar, arrangement
La Jovenc: voice
Released by SonicaBotanica
Distributed by (R)esisto
Recorded at:
Duna Studio
Waveroof Studio
L’amor mio non muore
ESSEDI Music Project Studio
Mixed by Ivano Giovedì at Waveroof Studio
Mastering by Giovanni Dal Monte
Graphics by Pietro Rotelli
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