Il primo disco de La fine nasce un anno dopo la nascita del gruppo, 12 mesi spesi a capire le intenzioni musicali del progetto che unisce il post hardcore italiano al punk rock inglese passando per il noise chitarristico e il post rock di estrazione americana, tenendo sempre un occhio di riguardo verso l’anima pop e prediligendo la forma canzone su tutto.
Un anno ricco anche di cambiamenti personali fatti di incidenti di percorso, cambi di vita e precarietà emotiva che influiscono sensibilmente sulle liriche delle canzoni, che urlano l’irrequietezza e l’impossibilità di trovare serenità in questa vita che come un vortice risucchia e sputa tutti senza dare la possibilità di potersi aggrappare a nessuna certezza e che trasforma tutto in una continua odissea verso la felicità.
Anche se di fatto non lo è scontento può essere visto come un concept album in quanto tutti i pezzi sono legati da una tematica comune che è quella dell'inutilità della vita e della rassegnazione personale
La condizione dell'uomo che nonostante il passare del tempo, lo svolgersi degli eventi e il cambiare del mondo resta sempre precaria in un limbo di incertezze e insoddisfazione.
Le canzoni del disco trattano alcuni temi centrali come l'amore, l’incertezza del futuro e la scoperta del proprio io attraverso l’introspettiva ricerca di pace interiore e tutto gira intorno alla precarietà morale ed emotiva di cui sono impregnati questi anni.
Cerchiamo di gridare il nostro scontento per essere la voce di chi si sente perso come noi.
Scontento
La Fine
Descrizione
Credits
Label Superdoggy Music 2014
Registrato e mixato presso l'Igloo Audio Factory di Correggio (RE) da Andrea Sologni, assistenti di studio Raffaele Marchetti e Marco Chiussi.
Mastering di Andrea Suriani presso l'Alpha Dept di Bologna.
Andrea Sologni suona piano wurlitzer in "Cemento" e "Precipizio";
organo in "Perchè La Gente Nasce"
Artwork di Roberto Gentili.
COMMENTI (4)
grandi...
minkia....mega
spaccano....
Booomba !!