TESTO
Tu mi parli dei tuoi sogni infranti
davanti ad auto parcheggiate in quarta fila
dei complessi industriali e interni
o di capitalisti fuggiti con la refurtiva
Vedi come tutto poi sfugge
e gli anni '80 non tornano più
sull'attenti a rispettare i tempi
in fabbriche in disuso che crollano poi giù
E tu non mi hai mai chiesto di tornare
a ridere dei gatti che invadono le strade
a camminare sopra i cartelloni elettorali
e poi non scappare più
E le tue rivoluzioni per etichette contraffatte
in calzoni a vita bassa usati come distintivi
ministri del far niente pagati con le tue paure
per terroristi compiacenti con prole e posto fisso
E tu non mi hai mai chiesto di tornare
nelle cave abbandonate ai rifiuti dell'estate
a staccare i manifesti della festa del paese
e poi non scappare più
E tu non mi hai mai chiesto di tornare
a ricostruire i muri ai concorsi comunali
ad accogliere gli alieni nelle case diroccate
ai matrimoni combinati e ai bestemmiatori stagionali
a bruciare tutti i ponti di sto cazzo di lavoro
a seppellire i vecchi ad aspettare d'invecchiare
a seppellire i vecchi ad aspettare d'invecchiare
a seppellire i vecchi aspettando d'invecchiare
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ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone La festa del paese si trova nell'album Non è vero niente uscito nel 2012.
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L'articolo La nostra ora di libertà - La festa del paese testo lyric di La nostra ora di libertà è apparso su Rockit.it il 2013-10-19 08:14:17
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