Pop Mirage

Pop Mirage

La Vague

2016 - Elettronica, Pop rock

Descrizione

“Pop Mirage” è il terzo album dei La Vague, ovvero “l’onda”, gruppo tosco-laziale formato dalla cantante e attrice Francesca Pirami e dal bassista e polistrumentista Alessandro Corsi. A produrre il disco, come i precedenti (La Vague nel 2008 e Cabaret Electric nel 2012) è l’etichetta romana Mia Records.

Pop Mirage è composto da otto tracce in cui si evince la voglia di sperimentare e mescolare strumenti, stili e lingue diverse (italiano, francese e inglese). Sale a galla la necessità del gruppo di parlare fuori dai denti della propria visione della vita e del quotidiano, da un punto di vista che non è mai strettamente frontale. Il nuovo lavoro del duo vira verso sonorità più rock e elettroniche, con un’attenzione particolare al lato ritmico, grazie ad arrangiamenti più essenziali e diretti. Si mantiene tuttavia la caratteristica principale del progetto, che è quella di toccare, in maniera originale, molti stili, dalle atmosfere swing,al blues, al funk, al reggae e alla psichedelia, proprio come un’onda di suono.

Dicono Corsi e Pirami: “La title track, su sonorità elettroniche, è il nostro moderno pamphlet, in cui liberiamo idee e visioni. Pop mirage gioca infatti con ironia sul miraggio di un sound mainstream, o di un contratto discografico a vari zeri. Ma, con un ribaltamento, noi il miraggio lo proponiamo come metodo positivo per spostare il proprio punto di vista, per modificare le proprie aspirazioni. In tutto il disco cerchiamo infatti di dare un messaggio positivo, in cui comunichiamo la voglia di sentirsi vivi, di scegliere cosa guardare, di smascherare le proprie convinzioni, per riuscire realmente a sentire gli altri, in connessione con il mondo che ci circonda. Grazie alla musica, infatti, anche partendo dalla rabbia e dalla frustrazione, noi troviamo la forza di andare oltre”.

Lacopertina dell’artista Victor Deleo è nata dall’idea di fare dei ritagli e decontestualizzarli (come in un miraggio). Con autoironia, i musicisti vengono trasformati in icone, e da lontano sembrano inseriti in un contesto paradisiaco, da copertina o immagine pubblicitaria. Ma in realtà, a uno sguardo più attento, l’azzurro che sembra cielo e mare, si rivela essere realizzato con buste di plastica, e i due sono, a ben guardare, catapultati in una discarica di rifiuti. Le scritte dell’album sono fatte a mano, con pongo e caratteri mobili antichi. Sul retro, si censura la parte più poetica, un bacio.

Il videoclip del brano Pop Mirage, che anticipa l’album, è visibile al link youtu.be/6lVj34h_1kk. La regia è di Samuele Calamassi, liutaio, grafico, regista e fotografo; è il risultato di due giorni di improvvisazione teatrale conti-nua, con un’azione di light painting in diretta, che crea livelli grafici in movimento. Nel video, Francesca e Alessandro si trasformano in vari personaggi e icone pop, dalla Venere di Botticelli, “poppizzata" con un costume floreale anni ’70 che la fa sembrare una barbie, fino all’icona Uma Thurman, in un accanimento nella ricerca della perfezione del fisico e della bellezza.

La Vague Bio
I La Vague, progetto tosco-romano, nascono nel 2006 dalla voglia di creare e suonare musica con un forte sapore drammatico, musica, cioè, che racconta una drammaturgia, una storia, un personaggio. Le loro performance sono infatti un originale cross-over fra musica, teatro e arte performativa. Gruppo in continua evoluzione, si modella sulle esperienze di Francesca Pirami, cantante e attrice, e Alessandro Corsi, bassista-contrabbassista. Un duo basso e voce, arricchito da un universo di strumenti come la melodica, il kazoo, la mbira, lo stylophone, e di ingegnose apparecchiature fatte a mano come i "rumorofoni", mini-synth generatore di suoni. Nel 2008 è uscito il loro disco d’esordio, “La Vague” (Mia Records), che ha ottenuto un buon seguito di critica.
La Pirami, cantante e attrice dalla creatività poliedrica, è sempre alla ricerca di nuove sonorità, spaziando dall'aspetto più ancestrale della voce (ricerca portata avanti nel suo ormai decennale laboratorio "La voce, il corpo, il canto"), fino alla possiblità di sperimentazioni di live electronic anche molto estreme. Per La Vague compone i brani e scrive i testi in lingua inglese, francese e italiana. Corsi, invece, è bassista originale, in grado di suonare lo strumento in maniera inconsueta, evidenziando potenzialità finora poco esplorate. Per il gruppo compone e arrangia i brani, realizzando i vari strumenti elettronici originali, come il rumorofono.

Intervista con Alessandro Corsi e Francesca Pirami

Come è Pop Mirage?

Alessandro: “Questo lavoro ha un lato ritmico molto più pronunciato, con un suono più esplosivo rispetto ai prece-denti. Allo stesso tempo c'è una nuova tensione verso il "pop", nel vero senso della parola, cioè popolare, condiviso da una comunità, prendendo anche in giro la nostra volontà di essere anche un pochino pop e commestibili. Un al-bum se vogliamo anche più maturo, come ti succede con il rock: quando ci torni dopo un’esperienza più strutturata, ne cogli meglio la complessità e la bellezza. Abbiamo poi sdoganato, in questo album, l’elettronica e la techno, che sono state una scoperta. C’è un motivo pratico dietro questo utilizzo: prima i macchinari per ottenere queste sonorità costavano troppo, ora anche con programma per cellulare puoi realizzare dei suoni e dei loop di batteria notevoli”.

Francesca: “Pop Mirage è un album di sfogo: avevamo una grossa tensione emotiva e, così, in ogni canzone, abbiamo distillato una necessità, quasi “strizzandoci” dentro a un pezzo. Nell'album ci sono anche dei pezzi molto intimi, come "Nature", che parla della necessità di lasciarsi andare alla natura. Ci è stato ispirato dal percorso che ci ha portato alla nascita della nostra figlia, Alice, che mentre registravamo era in pancia edanzava con me. La canzone è un tuffo nella fiducia nel fatto che la vita fa il suo percorso e noi possiamo solo andargli incontro. Ci sono poi altri pezzi che parlano della nostra visione più socio politica, come la title track, un fiume di parole e immagini che racconta cosa voglia dire per noi vivere adesso.

Come siete cambiati, dall’ultimo lavoro, Cabaret Electric?

Alessandro: “Intanto abbiamo creato Spazio Atelier, sede fisca di Ass. cult. La Vague (in via Orsini a Firenze) che, inaugurato nell’ottobre del 2014, ha proposto circa 50 eventi tra laboratori, concerti e eventi. Io ho lasciato le scuo-le di musica con cui collaboravo, convogliando nuove energie nel nostro spazio, per scommettere veramente sull’aggregazione, in una condivisione più partecipata e diretta (si possono seguire le attività sulla pagina fb spazio-atelier). Oltre a insegnare il basso, seguo vari progetti originali, come con gli A/C Generator, formazione con due bassi e batteria, con cui proponiamo musica originale strumentale dalle sonorità jazz/punk, insieme a Marco Calì alla batteria e Alessandro Cianferoni al basso. Inoltre ho un progetto personale di solo basso”.

Francesca: “In questi 4 anni a livello vocale ho lavorato tanto, non solo dal punto di vista della voce come tecnica del canto, ma creando gruppi di lavoro sulla ricerca del suono in unione con l'azione fisica e l'epressività emotiva, sul potere della voce libera. Ho portato questo lavoro nelle aziende e al contempo ho realizzato, presso Spazio Atelier, un laboratorio permanente "La voce, il corpo, il canto" formando anche un gruppo di lavoro i "Primordials" che hanno in cantiere una performance e un video che uscirà a breve. La voce è qualcosa di tangibile, anche la gra-vidanza mi ha fatto prendere coscienza di questo, perché a livello fisico senti il potere della vibrazione vocale. Mi è servito molto anche lavorare con i miei studenti, l’ascolto di tante voci, e mischiare la mia con le altre, trovando la connessione con la parte più mistica e sacra della musica, staccandosi un po’ dall’estetica, pur rimanendoci legata. Mi piace sempre più improvvisare, sia a voce naturale sia processando il suono con strumenti elettronici".

Pop Mirage - La Vague
Guida all’ascolto

-POP MIRAGE Title track elettronica con testo in italiano, quasi un moderno pamphlet del gruppo in cui liberare idee e visioni. Il miraggio come spostamento del punto di vista, che nasce dalla decontestualizzazione e il miraggio come meta lontana a cui aspirare.Il finale catartico è un'improvvisazione vocale su base techno.

-LITTLE VILLAGE Brano dal robusto andamento rock-blues con un riff potente e diretto affidato al basso elettrico. La melodia ironica della voce esorta il protagonista di questa favola a fuggire dal suo piccolo villaggio di sufficienza e mediocrità prima di diventarne il principe.

-REVENGE Brano dal sapore soul-reggae. La prima strofa eterea, cantata con voce suadente, lascia spazio all'improvviso tempo accelerato lanciato dal ritornello.E' il primo brano scritto per questo nuovo disco. Revenge è la rivincita così tanto attesa da aver perso qualsiasi significato per trasformarsi in pura voglia di essere e godere della vita.

-NATURE Anche in questo disco trova spazio la Mbira (dello Zimbabwe) strumento ormai caratteristico del sound de La Vague. Uno spudorato grido di amore nei confronti della natura e del proprio essere connesso ad essa.

-LA CHANCE Brano in lingua francese con un basso spiccatamente rockettaro su una scatenata batteria elettronica dal suono old school. La voce agisce di contrasto con un cantato disinvolto e rilassato in stile tipicamente francese.La Chance, il destino che si trasforma in un ricordo mistificato che ti impedisce di vivere il presente, con l'esortazione invece di essere vivi, anzi viventi!

-MARGHERITA NIKOLAEVNA Un groove mefistofelico realizzato da un basso ringhioso e da un tappeto percussivo di sgangherata e ansimante beatbox. La voce ricama una potente melodia dal sapore lirico e ci racconta la storia di Margherita Nikolaevna, protagonista del famoso romanzo di Bulgakov “Il maestro e Margherita”.Un dolore così intenso da distillarsi in forza propulsiva in un volo inebriante di libertà.

-LIGHTNESS 2016 Bonus track remix del brano contenuto nel precedente disco. Originariamente suonato con la mbira, in questa versione reggae è arrangiato per voce, chitarra, basso, batteria e organo.

-POP OUT Scherzo finale in veste swing per voce, basso, orchestra manipolata elettronicamente e kazoo!

Credits

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