Descrizione

"Afterdark" è il nome del secondo lavoro discografico de Le Piccole Morti. Un progetto sonoro che inaugura un universo parallelo rispetto a quello mostrato nel primo Ep Vol. 1 (pubblicato il 27/09/2019).
Il nome di questo album deriva da "Afterdark Vol. 1", raccolta consistente in dieci fotografie scattate a Tokyo dal fotografo modenese Gabriele Lei. Queste immagini rendono giustizia alla solitudine e alla desolazione che la notte porta nella metropoli giapponese: ai rifugi occulti e brulicanti di ombre, alla gente sospetta, ai nottambuli nei café 24/24, agli animali randagi e al gelo che precede l'alba.
Anche questa creatura fotografica di Gabriele Lei prende il nome da un'altra opera (stavolta letteraria) di nome "After Dark" (アフターダークAfutā Dāku), romanzo di Haruki Murakami pubblicato nel 2004. La musica che compone "Afterdark" si inserisce tra queste due dimensioni artistiche integrando le suggestioni di entrambe con brani che si riferiscono sia al romanzo che alle fotografie.
Gli undici brani di Afterdark (più una ghost track presente solo nell’edizione fisica del disco) mostrano le influenze stilistiche più disparate, ponendosi sempre nell'ottica di fungere da commento sonoro dotato però di una propria indipendenza: ambient, post rock, folk e jazz sono le basi sopra cui si inseriscono elementi elettronici che arrivano a toccare la vaporwave e omaggiano la library music italiana degli anni '70. Inoltre vi sono momenti field recordings e noise registrati nella massima spontaneità, all'insegna di una scrittura basata quasi totalmente sull'improvvisazione di temi e ritmi ostinati prevalentemente strumentali.
Il disco è stato interamente scritto e registrato in tre giorni all'interno di una casa immersa nei boschi a Serrazzone di Fanano (MO), inoltre è il primo album della band totalmente prodotto da Francesco Ferrari.

Credits

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