Disturbo della Quiete Privata è il primo ep de le vite degli altri.
Come suggerito dal titolo, i 5 brani contenuti al suo interno sono un invito al disturbo della propria quiete personale, quella quiete privata che troppo spesso viene utilizzata come ‘stendardo’ di una vita sana ed agiata a discapito della ‘confusione’ che esprimere le proprie emozioni e cercare la propria voce può portare.
Il disco si apre con 'Senza più dormire', un flusso di coscienza nel quale i viaggi compiuti all’interno
della propria mente e quelli nel mondo reale si mischiano fino a trovare finalmente un punto
d’incontro, la solitudine. Dopo 'Come fai', singolo d'esordio della band, nel quale si affrontano i fantasmi del proprio passato nella speranza di costruire un presente migliore, troviamo 'Alberghi di Vetro', una delle pochissime canzoni italiane che contiene la parola ‘salasso’ (forse
l’unica?), e che cerca di denunciare come nella società contemporanea tutto quanto debba avere
un valore economico, creando così un binomio ‘soldi|divertimento’ che diventa chiaro a tutti fin
dalla tenera età. E dopo 'Stefano', unico momento di calma nel disco dove si cerca di stabilire un
contatto con il proprio ‘io’ del passato per spiegargli come nella vita tutto diventa più facile se ci si
circonda di persone speciali, arriviamo a 'Temporale, una scossa che parla di quanto sia difficile far
sentire la propria voce, passando ‘notti a spaccarsi le dita su fogli di carta’ per poi però ‘farla finita’
dato che vivendo in un contesto iperconnesso nel quale ognuno in ogni istante è libero di
comunicare la propria opinione su tutto finendo con il perdere il grado di importanza della cose,
facendo scivolare la comunicazione da fondamento della nostra comunità a semplice passatempo triviale tra un post e l’altro.
In termini di sound, l'album prende spunto da vari ambienti e generi, tra cui emo e shoegaze, cercando di restare sempre fedele all’alternative rock che ha plasmato le radici della band.
In pezzi come ‘Senza più dormire’ trovano ampio spazio i synth, soprattutto nell’intro al brano
descritto da più persone come il ‘vagare in un deserto cyberpunk’, mentre in pezzi come
‘Temporale’ si lascia spazio quasi esclusivamente alle chitarre. Le voci variano dal pulito più dolce
allo screamo liberatorio e disperato, passando da vocalità più acide caratteristiche del genere.
Disturbo della Quiete Privata
le vite degli altri
Descrizione
Credits
Federico Di Maggio - voce principale, chitarra
Jacopo Colaianni - voce secondaria, basso
Rebecca Giannotti - chitarra, synth
Alessio Carlone - batteria
Prodotto e Mixato da Flavio Alessandro Peverelli
Master di Giovanni Versari presso La Maestà Studio
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