TESTO
Nostra signora dell'apocalisse vorresti ballare
Lo so con te rischio di prendere il vizio e di farmi male
Lo so che hai già ucciso chi è stato geloso
forse tuo marito o forse tuo padre
io ti chiamo nel mondo che muore e rinasce con te
Sotto una luna rossa di sangue sta sera
baciami nostra signora
spirito si faccia carne e respiri ora
e tremi ogni re delle stelle e dei cieli
crollino troni e poteri di chi ha ceduto alla guerra e non ai piaceri
Stupido non sa che vuoi tutto e subito in giro dirà che sei il diavolo
pensava di essere l'unico
insegnagli ad essere libero
È come un temporale
di tutti e di nessuno come l'aria
non è una farfalla non si può trattenere
non sta nella rete non puoi catturarla
Rit.
Babalon corrompi il mondo e salvalo
dalla monogamia dalla mia ipocrisia
di maschio caucasico
da preti e matrimoni e dalle brave mogli
Oh dea della lussuria
concediti ogni voglia cancella la vergogna
peccato e castità
Poi sarà la tua mano sinistra
a tenere la nostra sta notte
ubriachi d'amore e piacere apriremo le porte
Nel deserto una stella mai vista brucerà e traccerà nuove rotte
sarà luce sarà nuova vita dove ora c'è morte
Risorgi dalle macerie
dalle ceneri dei roghi
Ridi delle maldicenze
Evadi dalle prigioni
Dea amante strega assassina
Santa puttana e clandestina
Scarlatta come una rosa che per ogni petalo porta una spina
Mantide maga regina Madre e cattiva bambina
Insegnaci ad abbandonarci nella tua passione che è sangue che è vita
È come un temporale
di tutti e di nessuno come l'aria
non è una farfalla non si può trattenere
non sta nella rete non puoi catturarla
Rit.
Babalon corrompi il mondo e salvalo
dalla monogamia, dalla mia ipocrisia
di maschio caucasico
da preti e matrimoni e dalle brave mogli
Oh dea della lussuria
concediti ogni voglia cancella la vergogna
peccato e castità
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DESCRIZIONE
Babalon è un’entità del pantheom Thelemico riportato da Aleyster Crowley. Proviene probabilmente da una rilettura in chiave positiva dalla grande prostituta di Babilonia, colei che nell’apocalisse di Giovanni cavalca la bestia a sette teste. Oltre ad essere un simbolo iniziatico della dottrina Crowleyana, rappresenta nella sua forma più astratta l’impulso sessuale femminile e la donna liberata. Babalon diventa nel tempo un’antitesi della Vergine Maria, non è casta, non è pura, non è gestibile, viene spesso rappresentata come una dea guerriera scarlatta, grottesca e sensuale.
CREDITS
Voce, testo e produzione – Gianmaria Rocchi
Suon design/ engineer & coarranger - Alberto De Scalzi
Cori- Federica Italia
Chitarra- Francesco Cassissa
Sax- Marco Di Marco
Tromba- Andrea Arioli
mix&master – Room Studio
ALBUM E INFORMAZIONI
La canzone Babalon si trova nell'album MOONCHILD uscito nel 2024 per Pioggia Rossa Dischi, Altafonte Italia.
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L'articolo Le Astronavi - Babalon testo lyric di Le Astronavi è apparso su Rockit.it il 2024-11-10 07:43:42
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