Lee Fry Music presenta Kalipè, il suo primo disco nato durante il lockdown: un progetto senza confini, in cui il reggae è il punto di partenza di un viaggio che passa anche per la musica elettronica, il dub, sfiora il rap e si lascia trasportare da influenze mediorientali e balcaniche e richiami di afrobeat e black music.
Si tratta di una sorta di showcase del produttore piemontese che ha voluto creare un lavoro musicalmente vario che potesse superare frontiere ed etichette per arrivare il più lontano possibile in un momento storico che ci vede isolati fisicamente. “Ho scelto di intitolare questo lavoro Kalipè, come l’augurio dato agli scalatori ai piedi delle vette himalayane, perché mi auguro di percorrere un passo alla volta questa montagna insormontabile che sembra essere diventato il farsi ascoltare” ha detto il produttore.
Le tracce sono per la maggior parte strumentali ma con l’utilizzo di campioni Lee Fry ha voluto dare dei messaggi per lui importanti che vengono riassunti dai singoli titoli nella lingua che rispecchia l’influenza geografica presente nelle canzoni. Tre i contributi vocali: Flower Rising dalla Francia, El Losada dal Cile e Gala Zerua dalla Serbia.
L’album è stato interamente registrato e mixato da Roberto Orde Casetta presso The Cage Homely Studio, ovvero casa sua, come non poteva essere altrimenti durante il lockdown. Il mastering è stato effettuato da Mark Williams.
Kalipè è disponibile su tutte le piattaforme digitali e il CD è in vendita attraverso i contatti diretti dell'etichetta.
Kalipé
Lee Fry Music
Descrizione
Credits
All instruments played by Roberto Orde Casetta except: guitar and strings sampled somewhere (1), sampled Garifuna Collective (3), scratches by Matteo Natty Cancedda (4), voice sampled somewhere (6), sitar sampled somewhere (7), piano sampled somewhere (8), sampled Katy Perry (9).
Words by: Denzel Washington (2), Josè Mario Bergoglio (5)
Recorded and mixed @ The Cage Homely Studio, Montà, Italy
Artwork by Daniela Camacho
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