Il Robot che sembrava me

Il Robot che sembrava me

Le Frequenze di Tesla

2019 - Rock, Pop, Indie

Descrizione

“Il robot che sembrava me” è il secondo album della band, formato da dieci brani inediti che si inseriscono nel panorama indie, cercando un punto di incontro tra sonorità diverse. Le canzoni, pur mantenendo ognuna unʼidentità a sé stante, ascoltate una di seguito allʼaltra, compongono un quadro coerente in cui, tra alienazione, sconvolgimenti, ricerca di una stabilità e relazioni più o meno riuscite, si muovono diversi personaggi. Lʼispirazione è nata dallʼomonimo racconto di Robert Sheckley: alla title-track, in cui il robot si racconta in prima persona, seguono nove brani che narrano le vicissitudini degli altri personaggi - molto spesso gli stessi personaggi - colti in fasi diverse della loro vita e della loro personale ricerca della felicità.

Credits

Matteo ed Enrico passano (sia in studio che in concerto) dalla chitarra al basso alle tastiere, mentre Vinicio si occupa della batteria e di tutte le percussioni, creando gli importanti scheletri ritmici su cui poggia lʼarchitettura dei brani.
La formazione è costituita da:
Enrico Fileccia: voce, chitarra ritmica e solista, basso, piano e tastiere
Matteo Cincopan: voce, chitarra ritmica e solista, basso, sintetizzatore
Vinicio Zanon Santon: voce, batteria, percussioni

COMMENTI

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