Il nuovo Ep, disponibile dall’8 novembre 2019 only digital, sin dal titolo riprende un passaggio da “Fuoco Pallido” di Nabokov e innesta (come fosse un virus) un suono abrasivo, autodistruttivo.
Complemento del disco precedente “Innocence”, pervaso da atmosfere notturne, è inteso per essere ascoltato ad alto volume.
Le strutture che compongono il disco sono cadenti e senza alcun punto di riferimento. Necessitano di agitare.
“Ma d’un tratto intuii che era questo
l’essenziale, il tema in contrappunto;
solo questo: non il testo, ma la sua tessitura;
non il sogno, ma la coincidenza capovolta,
non il vano nonsenso, ma una rete di senso.
Si! Mi bastava poter trovare nella vita
un qualche nesso o pseudonesso, una sorta
di correlato disegno dentro al gioco,
un plesso di artistica maestria, e qualcosa del piacere
già provato da coloro che vi avevano giocato.”
(Vladimir Nabokov, Fuoco Pallido. 1962)
Solitude is the playfield of Satan
Lei, (No) innocence
Descrizione
Credits
Produced by Lei">Lei, (No) innocence
Mixed by Lei">Lei, (No) innocence
Mastering: Matt Colton / Metropolis Studios, London.
Artwork presents digital modified excerpts from National Child Labor Committee Collection, LC-DIG-nclc-01464. Library of Congress, Prints & Photographs Division. Photo by Lewis W. Hine.
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