Il disco contiene 10 brani inediti, frutto di un attento lavoro di ricerca durato tre anni. In tutte le tracce traspare in maniera preponderante un unico filo conduttore: il rapporto tra uomo e terra.
Quella descritta da Folgori è però una terra eternamente ambivalente nel suo legame simbiotico con la nostra specie e le sue esigenze, sempre a metà strada tra sogno e quotidianità, difesa e conquista, ideale e sfruttamento, perdita e ritrovamento. All’interno di questa ambiguità l’artista di Roviano si fa portavoce di una critica a un’umanità odierna succube del mito dell’iperconnessione artificiale e non più consapevole dell’essenza profonda della natura. Tuttavia, attraverso il racconto delle storie dei personaggi che popolano l’album, smarriti anch’essi nel vortice della società contemporanea ma comunque alla ricerca di un’autentica autoaffermazione, Leo Folgori ci spinge alla ricerca di un sé più reale: la vita intesa come un ballo sfrenato e liberatorio, in cui siamo noi a decidere come muoverci.
Nuevo Mundo è caratterizzato da sonorità evocative, primordiali e magiche che si ispirano a tradizioni culturali provenienti da varie parti del mondo: un viaggio musicale tra regioni vicine e lontane in cui il rapporto con la Terra è ancora oggi presente e forte. Nord Africa, America del Sud e ballate popolari italiane si intrecciano per dare vita a suggestioni melodiche e a un unicum discografico del tutto innovativo. Leo Folgori riesce nell’intento di trasmettere all’ascoltatore la consapevolezza di essere parte di quegli avvenimenti che ci stanno inevitabilmente portando verso un Nuevo Mundo, spingendolo a riflettere sulla necessità che a un tale epocale cambiamento dovrà corrispondere anche un’evoluzione dei sentimenti e della sensibilità.
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