Su “Il contributo” hanno scritto:
“Levitazione e gravità, cose leggere e pesanti: che è un po’ come mettere insieme il gusto raffinato e popolare degli Avion Travel con la Poetica di Carducci” (Michele Chisena, XLRepubblica)
“L’album d’esordio dei Levia Gravia rispecchia i più alti principi della musica italiana. Ciò che risulta subito evidente è la totale mancanza di rigidità, di comparazioni statiche se non di cantautori italiani come Fossati. Un nuovo spiraglio di qualità nel mercato discografico italiano” (Valeria Ponte, Martelive)
“Leggerezza e pesantezza si alleano per creare un prodotto non frivolo e superficiale, ma autorevole, essenziale e rilevante. Un concetto di musica che li avvicina all’arte di Fabi e Benvegnù. Il pop d’autore trova qui un punto forte: musica elegante, intelligente ed attraente quella dei Levia Gravia” (Riccardo Colabattista, L’isola che non c’era)
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