TESTACODA

Il nuovo disco di Liede ha un’anima notturna, elettronica, torinese.
Il cantautore con queste 9 tracce fa trasparire di aver iniziato un cammino artistico più indirizzato ai fenomeni e alle sonorità della club culture, sulle quali cerca comunque di far convivere la forma classica della canzone italiana.
L’album si apre con un lungo intro di oltre un minuto che strizza l’occhio a Moderat (E ANCORA E ANCORA E ANCORA), e invita l’ascoltatore a intraprendere questo viaggio di mezzora attraverso atmosfere e profumi simil house (METTI CHE), drumnbass (ORIGAMI), breakbeat (CHANCE), hiphop alt-pop (CREDICI) e techno (QUANDO SI METTE MALE).
Non mancano momenti più velatamente pop, che emergono nella ballad SOGNI RANDAGI -che spicca per la partecipazione di Samuel (Subsonica, Motel Connection)- e in BRUTTA STORIA, forse il momento di massima tangenza tra le sonorità del suo primo album Stare Bravi e questo suo nuovo lavoro.
Il disco si chiude con NON MORIRE DOMANI, una sorta di preghiera che l’artista rivolge a sé stesso per cercare nei piccoli miracoli quotidiani la forza di non gettare la spugna.
TESTACODA segna un punto di svolta artistico per Liede, sicuramente influenzato dalla collaborazione con Alessandro Bavo (LNRipley), che ne ha curato la produzione artistica.
I testi rivelano ansia, inquietudine, paura per il futuro ma anche forte speranza.
Moltissimi i riferimenti alcolici, presenti i tutti i brani -Bukosky ne sarebbe fiero-, e a vizi e stravizi vari figli del mondo della notte.
È il disco di un trentenne che a volte si illude di non aver paura di morire, o che perlomeno è alla ricerca di un buon motivo per vivere, e a volte si illude di averlo trovato.