Lisa e Marina hanno cominciato a scrivere ‘ΔGO’ subito dopo il ritorno dal loro lungo tour in Europa e Stati Uniti, dove hanno presentato ‘Dot To Dot’ il precedente album, pubblicato da Saint Marie Records nel febbraio 2014. Piene di ispirazione, entusiasmo e travolgenti cambiamenti nella loro vita dopo il tour, hanno cercato rifugio nella casa al mare di Lisa in Sardegna. Li hanno ricostruito uno studio di registrazione e hanno trovato lo spazio ideale e la libertà necessaria per creare e sperimentare nuovi suoni.
‘ΔGO’ e’ l’evoluzione di ‘Dot To Dot’, in termini di registrazione, produzione e tecniche di sound design.
Tutte le canzoni nascono da improvvisazioni modificate e subito registrate e anche la post-produzione è un elemento fondamentale di tutto il processo creativo. Gli elementi pop retro-futuristici e le psichedelie cosmiche sono ancora più accentuate in questo disco. Si avvicinano verso territori cosmici e ritmi dance. Esaltati in ‘Dancing Star’, ‘Stealing’ e ‘It Might Be’, oppure il drone- Kraut-like, di ‘Midnight Fall’, ‘Rachel Walks By The Sea‘, ’Sympathise ‘ e ’I’ve Got You‘.
Ciò è dovuto anche alla forte influenza dell’elettronica sperimentale e dai suoi pionieri come Delia Derbyshire e Daphne Oram della BBC Radiophonic Workshop.
Il titolo ‘ΔGO’ simboleggia il concetto di retro-futurista: la parola diventa astratta e aiuta a tessere insieme il passato e il futuro. Può essere letto come AGO per scandire il tempo passato o come un A GO, l’inizio, lo start, il via per una nuova era. In italiano invece e’ chiaro il suo significato, l’ago con il quale il filo tesse e conduce, come a riprendere il discorso di Dot to Dot che tradotto vuole dire da punto a punto. Allo stesso modo, le linee di Lisa e Marina e le loro sagome distorte - che ritroviamo sia sulla copertina del disco che nel video di ‘Dancing Star’, ispirato dalle tecnica Rutt-Etra-Izer - fornisce una rappresentazione visiva cosmica e modulata come l’oscillazione del suono.
I testi sono spesso astratti ma riconducibili a molteplici stati d’animo. ‘It Was Only Smoke’ racconta quanto sia semplice idolatrare la versione idealizzata di una persona, con l’ultima analisi di ritrovarsi contro il muro della realtà “The idea of you has gone, it was only smoke ...”.
In ‘From the Earth to Above’, Lisa e Marina cantano all’unisono, “We had a lemon tree, it was the idea of being close from the earth to above...“ traducono il forte legame tra la terra e l’universo attraverso connessioni semplici e naturali come far crescere un albero prendendosene cura, per sentirsi più vicini ad un amore cosmico che va oltre la spiritualità terrena.
Più visionari e psichedelici sono i testi di ‘Dancing Star “, evocando e suggerendo all’ascoltatore un viaggio interstellare all’interno di se stessi alla ricerca della luce cosmica primaria che appartiene a ognuno di noi “Driving far, straight to the mind eye / There’s still time to find your light “.
Le melodie vocali sono l’ultima fase della composizione delle Lilies on Mars, spesso suggerite da suoni quasi impercettibili durante le registrazioni dello strumento, i suoni della natura o semplicemente da luoghi sconosciuti, forse da realtà parallele dove queste ragazze preferiscono collocarsi. Un cambiamento significativo, rispetto ai dischi precedenti, è il canto all’unisono sulla maggior parte delle canzoni. Le voci di Lisa e Marina combinate insieme con lo space eco, riverbero e distorsione creano uno strumento distinto, che si integra all’interno di ogni canzone come un sussurro delicato di una sirena dallo spazio e più precisamente da Marte.
ΔGO
Lilies on Mars
Descrizione
Credits
All music written, produced and recorded by LILIES ON MARS:
Lisa Masia and Marina Cristofalo.
Sound design by Lisa Masia.
Final mix by Alessandro Coronas, except for ‘Dancing Star’, co-produced and mixed with Tom Furse of The Horrors.
Mastered by Antony Ryan (Isan) at Redredpaw Mastering.
Special thanks to Valentina Magaletti (The Oscillation) who played drums on ‘I’ve Got You’, and Cathy Lucas (Orlando, Fanfarlo), who played strings on ‘It Was Only Smoke’.
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