Approfittare dei silenzi vuoti……sovvertirli con eleganza. Lilit è Tilt? Incredibile il colpo basso del destino….alcune vicende non si modificano con un marchingegno, e così la decisione è presa. Cosa se non un agglomerato? L’intento è: sposta, svita l’epistrofeo.Fuga dal Qui-Parallelo al contemporaneo. Realmente tridimensionale? Soggiogati dall’ipertrofia, messi sotto scacco dalle pendenze…….in decomposizione perenne.
Ora non tutto è svanito: è solo speranza, quella che io sia. Impronte avvinghiate nella routine di altoparlanti e comunicazioni di servizio. Il dissimile è impostore.Vuoto e vermi se mancherai l’obiettivo con il proiettile. Non scolpisci più…… è l’addio.
Giocare a domino con le carcasse abbandonate alle spalle. Si vedono le dita pulsare da millenni.Nell’orgiastica discrepanza di suoni, Lilit è Tilt
COMMENTI