Imparare a dormire

“Imparare a dormire” è l’inevitabile conseguenza di cinque anni di amicizia a orari alterni, l’incontro nel tempo ritagliato tra chi si svegliava presto e chi andava a letto tardi. Il lavoro che poco ha a che vedere con noi, ma che centra piuttosto con le persone che sono entrate e uscite dalla nostra Stanza e dal nostro Letto, che hanno costruito o distrutto la nostra Casa.
“Imparare a dormire” è i suoni, le parole e le fotografie nati dal ronzio di un televisore accesso, dai tanti doppi silenzi, dalle donne nella torta di compleanno. Le immagini che abbiamo provato a riprodurre sono quelle che ci accompagnano tutte le notti, filtrate dallo spioncino dietro il quale le abbiamo guardate perché non ci facessero del male e perché noi non ne facessimo a loro.
“Imparare a dormire” è il modo per non farci consumare. È il modo per imparare a stare svegli. È il modo per dare la colpa a qualcuno, ma è anche il modo per ringraziare chi ancora prova a insegnarci come.