Clorofilla

Clorofilla

Lobina

2020 - Cantautoriale, Indie, Electro

Descrizione

“Clorofilla” è il ritratto di una donna che dopo aver messo a nudo tutte le sue fragilità si scopre in grado di rialzarsi anche dopo i colpi più improvvisi e terribili, forte e coraggiosa, capace infine di rigenerarsi.

Il racconto inizia così dal riconoscimento delle proprie debolezze di “Precipitare”, prima traccia dell’EP (“I miei atomi sensibili si raddoppiano / E non ho più anticorpi per difendermi / I miei passi consumati ti rincorrono / Ma non ho più muscoli per sorreggermi”), prosegue con l’inane speranza che tutto torni come prima in “Molecole” (“Io proverò a difenderti / Mentre speri di essere / Quel qualcuno che non sei più / Io non starò ad illuderti”), ricerca una realtà solida e consistente, come un’isola che accorci le “Distanze” tra le sponde di un mare agitato (“Conserva la mia anima / Diventa la mia isola / Prima o poi vedrai / Accorceremo le distanze”), acquista luce e colore in “Leggera”, quarta canzone dell’EP, vero e splendente turning point nella narrazione di Lobina (“Chiudi le paure / Dentro a quella stanza / Balla a piedi nudi sui dolori e non pensarci / Puoi lasciare andare / Tutti quei ricordi / E ti sentirai leggera come non sei stata mai”), prima di fermarsi infine, con l’ultima canzone “Caos”, a guardare con la giusta prudenza la lunga strada che ancora resta da percorrere (“Ancora no non mi conosco / E prendo treni, prendo aerei per cercarmi / E a volte mi trovo in uno specchio / A volte in un libro che ancora non ho letto”).

Il sound di “Clorofilla” è il risultato dell’incontro di Lobina con il produttore Simone Carbone, che in perfetta sintonia con l’autrice inserisce elementi elettronici (synth, tastiere, drum machine) ad accompagnare le melodie limpide e cristalline della sua voce.

Credits

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