È sbocciato un fiore. È un fiore nero. È il fiore nero dei Cavemen secondo album dei beatnik ravennati uscito per Teen Sound Records come il precedente, “Il buio è tra di noi” finito come demo tra mani del boss dell’etichetta e trasformato subito in uscita discografica, vista la qualità delle canzoni. Fiore nero è l’evoluzione e la crescita che la band ha avuto in questi anni proiettandoli sulla via del puro beat italiano. Tredici gustosissimi brani tutti cantati e scritti in italiano dalla coppia di chitarristi Matteo Lamargese e Michele Biondi affiancati da Marco e Sebatiano al basso e batteria.
Canzoni originali dalla forte comunicatività e ingenua schiettezza alternate a qualche chicca rispolverata dagli anni 60 come “Il capellone” di Michel Polnareff, “Il treno della morte” dei leggendari Jaguars e “Prima della luce” dei New Trolls degli esordi. Brani energici, robusti, elettrici, dai riff taglienti come quel Fiore nero che da il titolo all’album o L’ora delle Streghe, intrise di…
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