Il nostro album di debutto, uscito nel 1998, si chiama "Greatest Hits". Un titolo ironico, ma per noi e per i nostri fan di lunga data queste 15 canzoni sono e restano veramente come dei vecchi successi!
"Degli Apple Pirates, avevo sempre sentito parlare un gran bene ma soprattutto avevo sentito la loro travolgente versione in duetto con Elliot Murphy di If You Gotta Go Go Now di Bob Dylan, tuttavia non avevo mai sentito come si destreggiassero da soli su disco, l’ascolto quindi di Greatest Hits, è stato per me una vera rivelazione. A dispetto del titolo di grande ironia, Greatest Hits, disco di debutto della band varesina guidata da Lorenzo Bertocchini, è un esempio di come in Italia si sia affermata una scena musicale del tutto nuova che trae ispirazione da quella roots americana. Pur essendo in gran parte influenzato nel sound dai dischi di coloro che sono stati definiti Alias Bob Dylan, (Elliot Murphy su tutti, che appare anche al loro fianco in due brani) Greatest Hits, ha l’aria di essere un disco speciale vuoi per la simpatia tutta italiana che sprigiona la musica dei Pirates, vuoi per la qualità dei brani che lo compongono. Contiene infatti 13 brani originali, a firma di Lorenzo Bertocchini e in alcuni casi anche di Luca Pasqua, e 2 cover di alto livello ovvero: Two For The Road di Bruce Springsteen e Time To Love (Again), un brano inedito regalato ai varesini da Elliott Murphy. Ad affiancare Lorenzo Bertocchini e soci troviamo alcuni ospiti molto speciali come Ruth Gerson, nello splendido il duetto su “I`ll Try To Be Myself”, Elliott Murphy, sempre in duetto su “Crocodile” e armonica e cori su Try And Understand, Gary Hall, Radoslav Lorkovic e Graziano Romani. Così introdotti al disco dallo splendido artwork a fumetti ad opera di Mike Snyder, che narra le avventure dei Pirates, si parte con Stuck in the Cowshit, un blues dalle venature ricche di spirito su cui si sente l’ottimo violino di David Crichton. Segue poi Obsession n.7, un vibrante brano rock in cui, oltre alla partecipazione di Graziano Romani ai cori, si apprezza l’ottimo lavoro di Luca Fraula all’hammond che si insinua nella eccezionale linea melodica creata dalla chitarra di Bertocchini. Se Payphones, attinge alla fonte di Springsteen quanto a quella di Dylan per un risultato eccellente, ancora meglio le cose girano nel già citato duetto con Ruth Gerson dal titolo I'll try to be myself, una vera perla in cui spicca l’ottimo piano di Enrico Salvato. Poi arriva Time to love (again) l’inedito uscito dalla penna di Elliot Murphy, che introduce alla gustosissima rock-ballad Try and Understand, dove si apprezza ancora una volta un ottimo tappeto chitarristico. Altro grande brano da segnalare è poi la soffice e romantica Annemarie in cui è Lorenzo a fare la parte del leone con un'ottima prova vocale. Seguono brani di spessore come Take me with you ma anche episodi più leggeri come I forgot e l’estiva Summer, in cui i Pirates dimostrano di saperci fare anche con la musica pop. Dopo uno scanzonato blues dal titolo Giù Giù Blues, irrompe la voce di Elliott Murphy che duetta alla grande con Lorenzo nel rock'n'roll di "Crocodile". Il caldo blues strumentale Trouble Girl Blues a firma di Luca Pasqua apre agli accenti folkie di Always on My Mind dove lo splendido accordion di Lorkovic e il violino di Crichton ci ricordano le fonti a cui questi ragazzi attingono l’ispirazione. In chiusura buona la cover di Bruce Springsteen, Two For Road, che ci ricorda l’esuberanza dei Pirates come mattatori dei live act del nord Italia."
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