Sto bene all’inferno è il nuovo album di Louis Dee per Unlimited Struggle. Tutte le produzioni musicali sono firmate Big Joe.
Dopo i trascorsi con i Killasoul, il gruppo formato con gli amici e concittadini Johnny Marsiglia e Big Joe, e dopo i consensi ricevuti dai due capitoli di Love is love, il rapper palermitano classe 1984 si rifà vivo con un album che ha tutte le caratteristiche per segnare un punto di svolta nella sua carriera.
Il titolo è la chiave per entrare nel mondo raccontato nei testi: il riferimento è a Palermo - città che Louis vive e ha vissuto senza mezzi termini – ma anche allo stato mentale dei suoi abitanti. E allargando il punto di vista, si può dire che l’esperienza personale di Louis fatta nelle strade del capoluogo siciliano sia rappresentativa dell’Italia di oggi. Louis Dee con il rap prende atto della realtà, racconta con consapevolezza anche le difficoltà e le violenze, senza esaltarle, e accetta questo cortocircuito di amore e odio che si riflette nelle produzioni musicali di Big Joe, capaci di suonare sia classiche sia contemporanee. Le rime di Louis Dee hanno una certa crudezza e nello stesso tempo un approccio sonoro legato alle ultime direzioni prese dai ritmi urbani. La metrica non è quadrata e le produzioni, pur guardando alle varie sfumature della West Coast statunitense, riescono ad avere un carattere proprio.
Sto bene all’inferno è un disco che ben riflette il background composito dell’autore, che ha vissuto in vari quartieri di Palermo, frequentato persone di diverse estrazioni e trova un equilibrio con il rap.
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