“Lies to stars” è stato interamente prodotto da Love in Elevator, registrato e mixato da Andrea Volpato (Fox Studio, Venezia) e masterizzato a Chicago da Bob Weston (Chicago Mastering Service).
Una danza macabra che si muove tra cospirazioni (Seven, The Wheel), scene di amore sensuale (Anticipation) e viaggio nello spazio (Iupiter, Lies are the Stars): in tutti questi ambiti, si parla di scarcerazione dalle gabbie mentali.
Apre Open Vision, in cui un certo post-punk (nella forma originaria della band) si mescola con il psichedelico in ambientazioni di Eighties atmosferici. Breeders, sfornatori di marmocchi, è una marcia sepolcrale che parla dello stress emotivo dato dalle aspettative che arrivano dalla società e da noi stessi. Cut aumenta di bpm in una cavalcata dal testo d’autore: umorismo dark mediamente disturbante, di Sylvia Plath.
L’album si chiude con una danza sul futuro, Last Dance, ed una ballata sul passato, Past Times.
Lies to Stars
Love In Elevator
Descrizione
Credits
Line-up: Anna Carazzai (voce, chitarra), Federico Mellinato (basso), Andrea Volpato (batteria, synth).
Album interamente prodotto da Love in Elevator, registrato e mixato da Andrea Volpato presso il Fox Studio di Venezia e masterizzato da Bob Weston al Chicago+Mastering+Service">Chicago Mastering Service, Chicago. Artwork Lucy Faery.
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