I Loveless Whizzkid sono un power-trio nato a Catania all’inizio del millennio in corso, per mano di quindicenni sfiorati dalle ultime scie delle ondate musicali prodotte dalla città siciliana negli anni ’90.
I tre, in più di dieci anni insieme, consolidano uno stile caratteristico e riconoscibile, un equilibrio di potenza esplosiva, distorsioni lancinanti e melodie fascinosamente oblique che fa perno sul grandissimo impatto dei loro live.
A pochi mesi dall’uscita del loro primo album, “We were only trying to sleep”, registrato e mixato da Sacha Tilotta, masterizzato da Bob Weston (SHELLAC) e ben accolto dalla critica, nel settembre del 2013 i Loveless Whizzkid si chiudono in sala in completa autonomia per registrare nuovo materiale. Ci vorranno quasi due anni per dare alla luce il loro secondo lavoro: l’EP “Name improvements for everyday stuff”.
Registrato e mixato da Davide Iannitti, chitarra e voce del gruppo; maniacalmente composto, arrangiato ed infine a lungo lavorato in studio ricercando un suono il più possibile genuino ed onestamente rappresentativo della band; infine impreziosito dal mastering di Matthew Barnhart al Chicago Mastering Service, “Name improvements for everyday stuff” è un disco diretto, al contempo più immediato e più profondo rispetto al suo predecessore.
I cinque brani dell’EP, profondamente diversi tra di loro ma legati da una coerenza granitica, scorrono come i movimenti di una composizione classica, musica da camera per sale da concerto sotterranee e molto rumorose. Si comincia con la corsa a perdifiato del singolo “Talking to strangers”, canzoncina saltellante tuffata nell’hardcore più intenso. Con i ritmi spezzati di “Trigger”ci si ritrova in territori shoegaze paradossalmente confinanti con i groove della black music. Si continua con le melodie sbilenche di “Fit for a windy place”, viaggio onirico che si trasforma in un martellante incubo psichedelico, e poi con quelle altrettanto fuori dagli schemi di “Toyhouse on greenhill”, che formano meandri sinuosi ed improbabili in distese di densa distorsione. L’ultimo movimento è “Home-made messiah”: una filastrocca sghemba che insegue ritmiche freneticamente ossessive per poi precipitare in una spirale supersonica e scomparire all’improvviso nel vuoto.
Con “Name improvements for everyday stuff”, i Loveless Whizzkid comprimono con forza almeno cinque decenni di ‘certa’ musica nei diciotto minuti di un disco genuinamente suonato, urlato e sudato che chiede solo di essere ascoltato e riascoltato al massimo volume possibile.
Name improvements for everyday stuff
Loveless Whizzkid
Descrizione
Credits
Loveless Whizzkid:
Davide Iannitti – guitars and vocals
Gabriele Timpanaro – bass and vocals
Enrico Valenti – drums
Everybody screamed a lot
Dino Gigliuto added vocals on Trigger and Home-made messiah
Recorded and mixed by Davide Iannitti at Boxsound Garage, Catania – September 2013/May 2015
Mastered by Matthew Barnhart at Chicago Mastering Service – June/July 2015
Music by Loveless Whizzkid - Lyrics by Davide Iannitti - © & ℗ Hopeful Monsters Records – 2015
Produced by Loveless Whizzkid
Cover illustration and art direction by Orazio Marino © shamun.com
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