L’album “Con la giacca di mio padre” esprime nel titolo una precisa assunzione di responsabilità. «Ho coltivato per anni la passione per la musica, esplorando generi differenti e mettendomi spesso in discussione. Finalmente è arrivato il mio turno. Sto maturando come musicista e come uomo: mi sento pronto ad assumermi le tutte le responsabilità, partendo da quelle verso me stesso».
Sono nove canzoni sulle molteplici suggestioni dell’amore, che scorrono come fotogrammi di un film parecchio autobiografico.
«Parlo di emozioni dei sentimenti che ho vissuto o semplicemente osservato negli ultimi due anni attraverso esperienze diverse. Forse sarò egocentrico… o più probabilmente, affrontare argomenti di cui sono stato in qualche modo protagonista è un modo efficace per rendere personale, e un po’ più originale, un tema tanto universale come l’amore».
Il singolo “Non mi dai pace” è un inno alla gioia dell’amore, che non concede tregua e ci mantiene in tensione, ma proprio per questo ci fa sentire vivi e vitali. «La persona che amiamo per noi è sole, cielo e lacrime: incarna gioie e dolori, che sono l’essenza non solo dell’amore bensì della vita».
Un disco che parla d’amore è sempre un caleidoscopio di emozioni: dalla delusione del brano d’apertura “Non è stato semplice” («Le parole non dette e il desiderio di novità mentre un rapporto sta inesorabilmente finendo») all’entusiasmo dell’ultima traccia “Sole e grandine” in cui il cantautore si propone come oasi di tranquillità per l’amata, ma «ho anche paura di non riuscire a rassicurarla, perché la storia è ancora troppo fresca».
C’è lo scatto di gelosia di “La mia ragazza mi ha lasciato per uno di nome Fabio” («Il trip mentale di una notte di smarrimento dopo un litigio»), che anima il “Delirio delle 3” e la voglia di «fuggire da una situazione umana non più sostenibile».
In “Fili d’incanto” Marino dice «tutto quello che sento di poter offrire alla donna che amo»; invece in “Levriero” parla dell’impossibilità di provare almeno ad amare: «Per quanto una vita possa essere intensa e ricca di soddisfazioni, alla fine non rimane nulla se non hai potuto amare».
Ci sono gli amori irraggiungibili di “Niente come te”, che «lasciano solo la speranza di un riscatto», e quelli dolci e passionali di “L’estate”: «Una passeggiata notturna solitaria nella quale “parlo” con il mio sogno che si è finalmente avverato».
L’album “Con la giacca di mio padre”, prodotto da Christian Lavoro con la direzione artistica di Danny Virgillo, ha un’impronta acustica con accenti pop-rock e folk. È variopinto anche sul fronte musicale: archi british nel singolo “Non mi dai pace” e più scuri in “Fili d’incanto”; suoni crudi in “Non è stato semplice” e “sabbiosi” (da spiaggia californiana) in “Delirio delle 3”; incedere rock’n’roll in “La mia ragazza mi ha lasciato per uno di nome Fabio” e un granitico muro di chitarre in “L’estate”; ancora influenze brit in “Niente come te”, mentre nella chitarra classica suonata da Marino in “Levriero” riecheggia il cinema di Bud Spencer & Terence Hill. “Sole e grandine”, infine, ha un andamento rilassante in perfetta sintonia con il testo.
Nell’arrangiamento percussivo della seconda traccia (quella della gelosia per un certo Fabio) si nota chiaramente la passione per la batteria di Luca Marino, che però nel disco ha suonato solo il basso (“Niente come te” e “Sole e grandine”), la chitarra classica in “Levriero” e quella acustica negli altri brani tranne “Non mi dai pace” e “L’estate”.
Con la giacca di mio padre
Luca Marino
Descrizione
Credits
Prodotto da Danny Virgillo
Produzione artistica Christian Lavoro
Luca Marino: voci,cori,chitarre,basso
Christian Lavoro: cori,chitarre,basso,ukulele,glockenspiel,synth,piano wurlitzer
Cesare Nolli: batteria,percussioni
Davide Rossi: piano,organo hammond
Elena Cosmo: violino
Andrea Scacchi: violoncello
Emilio Eria: viola
Marco Barusso: mixing sound engineer
Giacomo Garufi: Assistant sound engineer
Alberto Cutolo: mastering
Arrangiato da Luca Marino e Christian Lavoro
Mixato da Marco Barusso
Registrato,Mixato e Masterizzato presso Massive Arts Studios (Milano)
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