Luciano Varnadi Ceriello - Vivaldi testo lyric

TESTO

VIVALDI

La donna denudò i suoi seni, sciolse i capelli al vento e si vestì di petali di rose. Mosse i suoi passi su un nuovo mondo che le impose una maturità inattesa, da quell’attimo in poi, non le concesse alcun ripensamento.
Come un vate nella nebbia cerca la visione del nuovo insegnamento da trasmettere al discepolo prediletto, così la donna, con i fluenti crini al seno, vestita unicamente di se stessa, della sua diafana pelle, del suo flautato verso, non si pose domande, non obbedì ad alcun cliché e, come fosse ella stessa uva matura nel vento, visualizzò nella mente l’arcana verità, si rese conto che il suo ventre aveva donato al mondo un gracile acino d’uva che, lentamente, fino all’eterno trapasso, le sarebbe gocciolato sul corpo colorando il suo essere, come se quel succo d’uva fosse derivato da un ignoto incantesimo, o come se quell’acino l’avesse resa non più schiava si se… Lei figlia di un attimo magico e madre di un piccolo uomo…lei figlia di un attimo magico e madre di un piccolo uomo…di un piccolo uomo.
Iel ailgif id nu omitta ocigam e erdam id nu oloccip omou!