Corrente Libera Vitale

Corrente Libera Vitale

LUMEN

2024 - Cantautoriale

Descrizione

Corrente Libera Vitale é l’ep di LUMEN, in uscita il 18 aprile per PANICO CONCERTI.
Anticipato dai singoli JONI e STARS, Corrente libera vitale prima di essere un prodotto discografico è sicuramente un manifesto, nella sua prima stesura, ma pur sempre un manifesto. Artistico sicuramente, ma soprattutto umano: una corrente artistica che mette al centro di tutto un modo di stare al mondo, un'attitudine diversa nel guardare le cose, al “contrario”.
Occhi che vedono con un filtro l’ordinarietà della vita, prendendo parte ad una danza dello straordinario.
Una poetica di un mondo diviso in due “tra chi sa sognare e chi ha altro da fare”, che rimarca una presa di posizione, una difesa della propria identità e libertà personale. Ritrovando sempre nell’arte, nella natura e nella verità, il significato del mondo, senza compromessi.
Emerge, dalle prime note, un tema cardine della produzione di Lumen: quello dello stare ai margini, in forme diverse. E qui si ritrova l’artista disegnata in Stars, l’uomo nel suo terrazzo che ascolta musica ad alto volume di Nel vento, la ragazza in Blu che è al sicuro nel suo mondo, fuori dal quale non viene riconosciuta.
Lumen è un’ artista multiforme, il suo progetto parte dalla musica ma abbraccia varie discipline, è un'anima curiosa degli incontri e delle storie di vita.

Così, l’ep rappresenta per lei una ricerca artistica al completo, che prende ispirazione dalla musica, dalla scrittura, la pittura, la danza.

La produzione è di Kilian, produttore e artista, che già aveva seguito Lumen nel suo primo ep Di mari mossi e cieli stellati.
In Corrente Libera Vitale la produzione é più a fuoco, soprattutto nella scelta di suoni che caratterizzano bene la poetica di Lumen: così elementi elettronici si fondono a elementi acustici, dando come risultato finale un moderno cantautorato. Nella produzione c’è da un grande utilizzo della sintesi fm che dà lucentezza creando un contesto sonoro onirico, che incontra chitarre e batterie acustiche che riportano ad una dimensione più terreste. I pezzi si muovono in quel contesto di elettronica folk che si avvicina a Sufjan Stevens o Bon Iver, ma si ritrovano influenze diverse, dal rock malinconico dei Radiohead, alla coralità degli M83 o degli Arcade Fire, all’elettronica che sfiora alcuni lavori di Brian Eno.
Un Importante contributo è quello di Michael Barletta, che ha curato le chitarre dei brani con il suo tocco tanto preciso quanto emotivo, che crea un ulteriore ponte di connessione tra testo e musica.

I testi hanno come riferimento la scrittura di Lucio Dalla, e la descrizione ad immagini di Joni Mitchell o Leonard Cohen, ma anche la grande poesia di Alda Merini. La voce calda ed intima di Lumen trasporta in linee melodiche personali che la rendono riconoscibile.

TRACKLIST
STARS
Dopo il primo singolo, Joni, che fa da ponte nella crescita tra il primo e il secondo lavoro di Lumen, Stars rappresenta l’apertura ad un nuovo capitolo, dove elettronica e strumenti acustici si fondono in una descrizione e inno corale della figura dell’”artista".
La cantautrice richiama la canzone di Janis Ian “Stars” (reinterpretata magistralmente da Nina Simone) con un testo che descrive ed esalta la figura dell’artista e della sua libertà strutturale. L’artista “si nasconde in mezzo la gente per tornare bambino”, osserva il mondo e ne assapora l’immensità. Balla da sola al centro di una stanza, elabora se stessa e si esprime in formula creativa e unica. Il pezzo inizia con un synth sample based, con l’intenzione di creare una patina rovinata, visivamente riconducibile a una sorta di videocassetta dei ricordi inserita nel registratore. Suoni che rimandano all’elettronica di I,i di Bon Iver, di riferimento per la composizione di batterie e basso, in equilibrio con riferimenti a In Rainbows dei Radiohead. La canzone rappresenta un flusso che vede le chitarre entrare solo a brano ampiamente avviato, in un tipo di struttura che ricorda quella pop ma senza mai cadere nella sua generale definizione.

BLU nasce su un vecchio piano scordato di una casa milanese. Durante la prima notte in cittá di Silvia. È il racconto di una donna, troppe volte etichettata e mai capita, attraverso gli occhi di una sua amica, che prova ad entrare nel suo mondo e disegnarla. Questo pezzo nasce da una riflessione sulla salute mentale e sull’essere etichettatə come “strani, pazzi” e non compresə, è perciò messə ai margini. In un mondo che tende alla perfezione superficiale, il diverso, la persona “storta”, provoca spavento e non si sa come relazionarsi, se non escludendola.
Ed è proprio sulle note di “una musica storta”,che si puó vivere liberə, senza schemi che costringono. La produzione, a servizio del racconto, è quasi “bipolare” con momenti di ambient tendenti alla Brian Eno, contrapposti a ritornelli con muri di chitarre elettriche emo e batterie energiche che scardinano la quiete temporanea delle strofe.

JONI è un filo sottile che collega il mio punto di partenza e la fine. Joni racconta qual è il materiale segreto di Silvia per stare al mondo, per vivere in equilibrio come un acrobata e imparare anche a cadere. “Ho preso tutto quanto, guardo un punto fisso lontano, ci corro verso”. Joni è un pezzo che nasce chitarra voce. Nell’intento di mantenere la stessa intimità e il calore, sono stati registrati strumenti e sintetizzatori che danno alla canzone profondità e sfumature di colore. Le sonorità rimandano alle influenze folk pop ed elettroniche di Sufian Stevens, di Bon Iver o Ry x. Il campionamento della parte ritmica dà un sapore umano al pezzo, unito al suono delle onde del mare che fa da intro e da cornice. La voce di Lumen si muove su note che rimandano a quelle di Joni Mitchell, con una voce calda che tiene il filo rosso del pezzo, alternando una timbrica piena ad una più fiatata. La scrittura della canzone rende il testo di stampo cantautoriale, tramite immagini che creano un racconto fatto di ricordi passati e futuri sognati.

NEL VENTO è la storia di un uomo che si è abbandonato alla tristezza. È seduto nella veranda della sua casa nel sud Italia ascoltando musica che non gli piace a volume alto: così la sua mente
naviga su vecchi ricordi. Ha perso un amore e da quel momento è fermo, seduto, apatico e non
compie alcuno sforzo. La ripetitività della sua vita si ritrova nelle chitarre arpeggiate e la sua intimità nella voce calma. C’è un momento di risoluzione e consapevolezza del suo destino, in cui lui raccoglie i fiori che il suo vecchio amore aveva piantato. Li porta in casa e c’è di nuovo colore nella sua vita. Questo momento è accompagnato dalle note alte e giocose dell’ukulele, da una base ritmica minimale che si poggia sulle note del timpano e su lunghe note di contrabbasso.
Un pezzo esistenziale, con una produzione interamente acustica a rispecchiare la fragilità emotiva, che vede la contraddizione della condizione umana nella semplicità del ritornello “volevi sparire, volevi tornare a vivere”.


AMARSI ALTROVE è la fine di una relazione e la rinascita delle individualità. Racconta del coraggio nel lasciare andare e nell’accettare che l’amore provato in qualche modo resta e diventa parte della crescita personale. Si prende parte come individui singoli ad un tentativo di volo, lasciandosi trasportare dal vento che porta lontano e in direzione dei propri sogni. Il brano è il più eclettico dell’ep, con un synth iniziale gommoso e fluido che lascia quasi del tutto spazio alle sole voci nel primo ritornello. La coda di Amarsi, altrove è un po’ la chiusura dell’ep in toto, in un leggero outro chitarra voce in cui la cantautrice prende l’inno francese alla vita di Claude Valery e lo consegna all’ascoltatorə, come fosse una promessa reciproca nel momento del saluto, “le vent se leve, il faut tenter de vivre”, il vento si alza, bisogna tentare di vivere.







LUMEN

LUMEN è il nome d’arte di Silvia Demita. Il LUMEN è un'unità di misura del flusso luminoso. In altre parole è il termine utilizzato per descrivere la quantità totale di luce visibile emessa da una sorgente luminosa, che sia essa naturale o artificiale.
Nella sua interpretazione, Silvia associa la scelta del suo nome alla raffigurazione di una scia brillante che abita pianeti diversi. Studia e osserva come gira il mondo, scrive pensieri sulla sua moleskine che diventano disegni, a volte poesie ma più spesso canzoni. La sua formazione musicale comprende lo studio di chitarra, canto e scrittura creativa.
Nel 2022 escono i suoi primi due singoli, nel gennaio 2023 pubblica “Di mari mossi e cieli stellati”, il suo primo ep. Da maggio 2023 dopo aver vinto il premio Music is the best, entra nella famiglia Panico Dischi. Il 7 dicembre pubblica JONI, che rappresenta il suo effettivo debutto discografico. Seguito da Stars a marzo del 2024. Il 18 aprile esce Corrente libera vitale.
Nei suoi testi non manca mai la parola mare.

Credits

CREDITI EP
Voce: Silvia Demita
Produzione: Kilian
Chitarre: Michael Barletta
Batterie: Giovanni Todisco
Synth: Luca Kilian Restaino
Scritto da: Silvia Demita, Luca Kilian Restaino, Michael Barletta
Eseguito da: Lumen

Produzione: Kilian
Add prod e Mix: AKA5HA
Rec: Enrico Bondi
Master: Ottavio Leo
Foto: Lorenzo Marzi
Cover e grafica: Emanuele D’amico
Direzione artistica: Silvia Demita, Francesca Bernardello

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