Tre canzoni scelte per descrivere noi come gruppo, il nostro mondo e i personaggi che lo popolano.
Un paesino di provincia esistente o immaginato, affrescato su tele di nebbia. I confini si mescolano tra loro: i concetti, i pensieri, le forme una volta chiare, diventano idee poi suggestioni poi sensazioni. Infine l'immaginazione ricostruisce, ridipinge.
Paesie
Malagenta
Descrizione
Credits
Elisa: Voce
Alberto: Voce & chitarra
Stefano: Chitarra & effetti
Andrea: Basso
Sergio: Percussioni & testi
Emanuele: Tastiere
Alice: Violino
Malagenta fu il soprannome che si diede a Magenta (MI) quando essa tracciava il confine tra il regno dei Savoia e quello austriaco. Le frontiere erano popolate da briganti e noi, divisi tra la musa dell'appartenenza e la chimera della fuga, ci rivediamo molto nell'immaginario appartenuto al nostro territorio.
Abbiamo rubato il titolo di musicisti per spacciare la nostra merce fatta di visioni ed evasioni, con un piede su un confine e uno sull'altro, senza subirne le leggi di entrambe.
Dal 2008 portiamo avanti questo progetto musicale con un repertorio di pezzi nostri, mai completamente folk ne mai completamente cantautorali; i nostri lavori vivono mediante una ricerca di linguaggio e non di genere.
Nella frontiera di due realtà diverse abbiamo l'occasione di raccontare un punto di vista unico ed originale su tutto ciò che ci passa davanti; il nostro intento è quello di raccontare che tra il regno del bianco e quello del nero esiste una -via di mezzo- che non necessariamente dev'essere un passaggio carbonaro.
«Lasciatemi così. Ho fatto tutto il giro e ho capito. Il mondo si legge anche all'incontrario. Tutto è chiaro» Italo Calvino -Il castello dei destini incrociati-
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