Ci sono molte storie e parecchia fascinazione per il pionierismo e per la "sperimentazione" dei primissimi programmi spaziali svoltisi nei paesi del Blocco che, leggenda vorrebbe, avrebbero visto cosmonauti spediti nelle profondità dello spazio senza possibilità di ritorno.
Le principali teorie scientifiche, in particolar modo quelle biologiche ed astronomiche, porterebbero a pensare che questi ignari eroi siano stati proiettati verso una morte certa, senza aver ricevuto gli onori della storia...ma se invece si fosse trattato di missioni programmate, con tecnologie avanzate per mantenere in vita gli uomini a bordo di non dichiarate Vostok, Sojuz e Voschod, verso galassie lontane ed inesplorate?
Da qui parte il viaggio di KOCMOHABT.
KOCMOHABT
malota
Descrizione
Credits
Malota:
Alberto: guitars, FX
Max: bass, vocals, FX, Farfisa Matador-R, Korg Monotron Delay
Mariuz: drums, vocals
Massimino: guitars, backing vocals, Korg Monotron Delay
This album's been recorded/mixed/mastered @ Groovestudio by Tommaso Mantelli
Music by Malota
Lyrics written and sung by Max D'Ospina except "Love ath the Age of Commercial Spaceports" written and sung by Roberto "Mariuz" Mariuzzo
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