Dopo un anno di attività live, un video musicale e un parallelo inizio di songwriting per il nuovo album, durante una serata alcolica viene assoldato Massimo Battistella come secondo chitarrista e corista. L'entrata del nuovo membro è una travolgente boccata d'aria fresca per la band, i pezzi nuovi cominciano ad essere sempre più complessi, le influenze di ciascun elemento vengono sempre più a galla, lo stoner diventa un lontano spettro che rimane per lo più in qualche suono: i Malota trovano finalmente la loro dimensione musicale e la loro personalità. Distorsioni meno grosse e pesanti non inficiano comunque sullo spessore dei pezzi, complici anche voci più roche, urlate e malate, chitarre pulite trovano posto nelle composizioni regalando più dinamiche e progressioni: nasce così il concept KOCMOHABT ("cosmonauta" in russo), un lisergico viaggio spaziale attraverso tempeste magnetiche, un porto commerciale spaziale, volgari "spacetruckers", migranti intergalattici e burocrati cosmici dediti ai loro sporchi interessi.
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L'articolo Biografia malota di malota è apparso su Rockit.it il 2018-04-04 08:34:33