A fine 2021 Leonardo, vero nome di MANCHA, si ritira in una casa in montagna insieme ad alcuni musicisti ed amici e qui inizia a scrivere quelle che inconsapevolmente sarebbero diventate le tracce che oggi compongono PAMPARAM.
Il nome dell’EP deriva dall’omonimo singolo scritto proprio durante questo ritiro insieme a Mr. Monkey e che da un lato segna l’inizio del sodalizio artistico tra il produttore e l’artista bolognese e per questo scelto come nome della raccolta: a rappresentare a pieno il percorso comune che ha influenzato l’intera produzione; dall’altro PAMPARAM è la metafora di una vita carica di groove, sempre in movimento, piena di ritmo e di emozioni. Dopo due anni di routine forzata MANCHA canta il desiderio di riprendersi i propri spazi, il proprio entusiasmo, il desiderio di afferrare il mondo a morsi.
Questo EP racconta l’esigenza di riappropriarsi della propria vita; parla di un certo modo di stare al mondo che sembra essersi perso ma che in realtà è solo stato messo al riposo per un po’ .
Il sound è ispirato al garage e surf rock con influenze decisamente pop e synthwave, chitarre up tempo, batterie semplici ma con il groove giusto, voce volutamente sporca e synth per creare un sottofondo quasi “alieno”.
Dopo anni di sperimentazione sonora (nonostante la giovanissima età) con PAMPARAM, MANCHA sceglie di tornare un po’ alle sue origini musicali, prediligendo la chitarra elettrica sporca, suoni più grezzi.
Alcuni dei pezzi contenuti nell’Ep, come Blue, ci proiettano sulla costa californiana, facendoci quasi immaginare le onde lunghe, la sabbia calda e la spensieratezza di una generazione che ha ancora tutto da scoprire e conquistare.
Pamparam è appunto il pezzo che dà il titolo all’EP, ed è un inno alla vita, alla spensieratezza e alla voglia di godersi tutto fino in fondo; è un pezzo generazionale, soprattutto contestualizzato a questi tempi: il desiderio quasi ossessivo di attraversare la vita a pieno per la paura poi di vivere di rimorsi, è una fotografia perfetta di un momento storico in cui soprattutto la generazione young adult sente il presente e il futuro scivolargli dalle mani e vive con il timore di non avere il tempo e il modo di assaporare tutto a pieno.
Sopra il tuo nome è il singolo che anticipa l’ EP. Il pezzo, gioca sul contrasto tra l’atmosfera malinconica del testo e l’energico sound british rock. Urlo sopra il tuo nome è il mantra che viene ripetuto, quasi urlato appunto, e intorno cui ruota il singolo che racconta la necessità del distacco e di come in certi momenti sia indispensabile per mettere a fuoco e rimettersi in sesto, riprendere il ritmo con il resto del mondo. Il sound dichiaratamente pop, conserva un retrogusto alternative e synthwave; perfetto connubio tra chitarre dure e suoni elettronici che fanno da tappeto al testo. Nonostante una melodia pop, il ritmo vira deliberatamente verso il garage rock. La produzione del pezzo vive di contrasti perfettamente equilibrati.
L’uomo più triste del mondo resta il pezzo centrale di questa produzione, pubblicato a ottobre 2021, il singolo affronta il tema dell’accettazione della tristezza. In un mondo che ci vuole sempre “up”, riconoscere di non essere sempre in linea con l’umore collettivo è un processo di autoconsapevolezza difficile ma necessario. Interessante la contrapposizione tra l’atmosfera cupa del testo e la progressione della produzione che sembra quasi esplodere con un tipico sound british rock che tutto è tranne che il sound più triste del mondo.
Devi stare calma è un pezzo rock che viaggia a 184 BPM e che affronta i mutamenti dei sentimenti nelle relazioni degli young adult e di come le cose cambino repentinamente insieme ai cambiamenti che il crescere impone anche e soprattutto nelle giovani coppie.
L’EP si chiude con il pezzo più cupo, Cuore Carbone, che racconta di un’amore nocivo e corrosivo, dannoso quasi quanto una sostanza che genera dipendenza e che all’inizio sembra farti stare bene ma poi ti trascina giù, consumandoti. All’inizio l’idea di smettere sembra peggio di tutto il resto, ma poi con il passare del tempo ci si accorge che è stare dentro quella situazione la cosa che ti sta uccidendo.
COMMENTI